I mille giorni di Aemilia, il graffio di Soresina contro la criminalità


Il più grande processo al Nord contro la 'ndrangheta


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
14/10/2019 alle ore 09:47



Il libro I mille giorni di Aemilia di Aliberti compagnia editoriale è firmato da Tiziano Soresina, giornalista che da oltre vent’anni segue le vicende di mafia – e della ‘ndrangheta in particolare – per la Gazzetta di Reggio.

Esperienza professionale sul campo a cui ha aggiunto l’enorme sforzo fatto per documentare quanto è avvenuto nelle 195 udienze del maxiprocesso Aemilia tenutosi, in primo grado a Reggio Emilia. Questa pubblicazione però non è solo il diario del più grande processo contro la ‘ndrangheta mai tenutosi al Nord Italia. Infatti, grazie al poderoso lavoro degli inquirenti, alle rivelazioni dei pentiti, al coraggio dimostrato da alcuni testimoni, narra come si siano evoluti trent’anni d’infiltrazione mafiosa nelle terre del Po.

Un avanzare più o meno sottotraccia del clan Grande Aracri, affermatosi col tempo come vero e proprio radicamento dal fatturato spaventoso a danno dell’economia che opera nella legalità. Un cancro che mangia anche il cuore del Nord, divenuto tutt’altro che una retrovia della ‘ndrangheta calabrese.

Ed ecco che sfogliando le oltre seicento pagine del volume esce un quadro finalmente preciso di violenze, omicidi, droga, roghi dolosi, riti d’affiliazione, affari illeciti milionari, maxi frodi fiscali, riciclaggio, il mondo del lavoro calpestato, pezzi di società che “dialogano” con la criminalità organizzata. Finalmente sotto i riflettori una “zona grigia” rivelatasi per nulla impermeabile.

“Quando un’organizzazione mafiosa si fa sistema – scrive nella prefazione Giovanni Tizian, giornalista de L’Espresso da tempo sotto scorta perché minacciato di morte da boss calabresi – vuol dire che ha saputo costruire attorno alla cosca una rete di protezione estesa. Un network di personaggi insospettabili: professionisti, servitori dello Stato infedeli, politici, imprenditori, cittadini omertosi. Ma significa anche che il metodo proposto dall’organizzazione ha trovato cittadinanza in alcuni settori dell’economia e del mercato”.

Nella pubblicazione troviamo anche il racconto di come si evolve, codice alla mano, un processo così complesso sul piano giuridico, con ricadute giurisprudenziali divenute di respiro nazionale. Insomma, uno strumento informativo per colmare ritardi, trascuratezza, scarsa conoscenza del radicamento ‘ndranghetistico in Emilia e non solo. In appendice una “bussola” fatta di centinaia di nomi di persone e luoghi citati nel testo, oltre ad una bibliografia ragionata.

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