Epitaffio per la democrazia e sberleffo al popolo


Il taglio dei parlamentari lo teorizzò Licio Gelli.


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
09/10/2019 alle ore 10:32



Tanto temettero il voto anticipato che votarono qualsiasi cosa, riduzione dei parlamentari compresa.
Suona come un epitaffio il voto totale e plurale a favore del taglio del numero dei parlamentari. Ennesimo specchietto per allodole.

I turchi stanno per entrare in Siria e attaccare i curdi; la Brexit si avvia ad un cupo no-deal; Ciccio Kim testa missili nucleari anche dai sottomarini; Trump impone le sanzioni a tutti e, in sovrappiù, a noi tapini l’obbligo di mettergli i Servizi a disposizione; la corte di Strasburgo ci intima di “mitigare” ed eliminare l’ergastolo pure ai pluriomicidi mafiosi; l’IVA sta per essere rimodulata, quindi aumenterà selettivamente; i migranti economici son tornati ad arrivare a frotte e a morire tra i flutti: ma, niente paura e fiato a trombette e tric-trac, perché ora si che il popolo può gioire!

Epitaffio e/o sberleffo è questo il tratto distintivo di tutta una legislatura: segno della qualità scadente di un personale politico fatto di vorrei ma non posso e di apprendisti stregoni nelle vesti di parlamentari e ministri.
Epitaffio impietoso perché tanta sicumera, tante bugie e tante giravolte non s’erano davvero mai viste. Mai. Ed è pure possibile che si replichi a breve con il voto ai sedicenni: un’altra scemenza cui però tutti diranno di credere. Ma tant’è. Fotografia di imperante ipocrisia, il voltafaccia dei paladini del parlamentarismo viene certificato.

Sacrificando il principio alla personale convenienza. Vale per il Pd di Zingaretti e Franceschini, vale per la sinistra/sinistra di Leu e vale per i ‘vivaisti’ renziani: tutti votanti e plaudenti a questo taglio cui fino a ieri furono fieramente avversi insieme a quel caravanserrraglio di forzisti sbandati e sbadati.
I guardiani della “Costituzione più bella del mondo”, quelli che denunciarono il Truce dei “pieni poteri”, gli stessi che avevano detto per tre volte No, approvano.

Solo per cercare di salvare il seggio e i quindicimila euro mensili: epitaffio della democrazia parlamentare e sberleffo al popolo sovrano. Cui nessuno, tra sorrisi e brindisi, rammenterà che ben altro demone aveva teorizzato quel che oggi loro hanno approvato. L’ha ricordato soltanto il comunista/comunista Marco Rizzo, nel silenzio più assoluto dei media: fu il Venerabile Licio Gelli a teorizzare con la sua P2 il taglio degli eletti. Epitaffio e sberleffo. Evviva!