Incendi, Coldiretti Abruzzo: "Almeno 15 anni per ricostruire i boschi perduti"


"Contro i piromani occorre contrastare l'allontanamento dalle campagne e valorizzare le funzioni di sorveglianza svolte dagli imprenditori agricoli"


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
29/08/2017 alle ore 11:55



La stagione estiva, che si appresta a terminare, verrà ricordata per le bizze climatiche, la forte siccità e le temperature altissime, e adesso anche per gli innumerevoli roghi che hanno letteralmente raso al suolo centinaia e centinaia di ettari di terreno.

“L’Abruzzo – dice la Coldiretti - esce veramente martoriato da questa ‘infernale’ estate. Ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo e il costo per la collettività è di circa diecimila euro all'ettaro percorso dalle fiamme.

“Nella nostra regione la superficie coperta da boschi oggi in Abruzzo interessa 400mila ettari ( pari al 41 per cento del territorio). Ma, come è ormai evidente, sono alla mercé dei piromani la maggioranza dei boschi che, per effetto della chiusura delle aziende agricole, si trovano ora senza la presenza di un agricoltore che possa gestirle – riferisce la Confederazione- . Per difendere il bosco italiano e abruzzese occorre creare le condizioni affinché si contrasti l'allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, nonché cogliere le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale".

La Coldiretti inoltre si sofferma ad illustrare i danni ambientali causati dagli incendi. Che in Italia hanno devastato oltre 120 mila ettari di terreno e che nel 2017 risultano triplicati rispetto ai precedenti dieci anni a causa della siccità, dell'incuria e dei piromani.

Gli incendi –prosegue l’associazione degli agricoltori – hanno pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del Paese e concorrono ad assorbire l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. Nelle foreste andate a fuoco –conclude la Coldiretti - saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna e dei tartufi”.