Che cosa dicono (alla Germania e all'Europa) le elezioni in Sassonia


Dietro il balzo in avanti di Afd la necesità di risposte certe alle esigenze del sistema Paese


di Francesco De Palo
Categoria: Francesco De Palo
02/09/2019 alle ore 12:24



Il balzo in avanti dei nazionalisti tedeschi di Afd alle regionali di Sassonia dice tanto. E l'ideologia questa volta c'entra poco. Quel voto è una spia di disagio di famiglie e imprese, di studenti e lavoratori, di giovani e meno giovani. Significa che una certa storia politica ha raggiunto alcuni risultati, mancandone di altri. E oggi quella straordinaria conquista che si chiama democrazia fa sentire la sua voce nel chiuso delle urne elettorali. 

L'era Merkel si è già da tempo avviata all'ultimo curvone, come dimostra la decisione della Cancelliera di passare la mano nel partito. Era il gennaio 2019 e le regionali dell'ottobre precedente avevano già dato un colpo non da poco a Cdu/Csu. Uno schema che ha funzionato fino ad oggi ma che, stando agli umori elettorali e ai dati della stagnazione, accusa più di un problema. Il nodo risiede anche nel fatto che il sucessore di Merkel alla Cdu è Annegret Kramp-Karrembauer, che in questi primi sei mesi non ha brillato per proposte, piglio e policies. Tutt'altro.

Il suo maggior rivale, Friedrich Merz, giunto secondo, era l'anello di congiunzione tra industrie, finanza e partito. E forse sarebbe stato più utile coinvolgerlo maggiormente, o addirittura preferirlo ad AKK. Della Spd si è detto e scritto tutto: i socialdemocratici hanno mancato l'occasione del cambiamento, venendo ingurgitati dai Verdi che si candidano quindi ad una nuova fase di governo.

Qualcuno nelle ultime ore sta facendo circolare l'ipotesi di una GroKo ce venga allargata anche a Afd, vincitrice ieri nelle regionali. Una possibilità che fino ad oggi frau Merkel non ha mai realmente preso in considerazione, più concentrata sull'allargamento dell'attuale squadra a Verdi o liberali di Fdp. Ma i numeri insistentemente cresciuti dei nazionalisti impongono una riflessione generale, non solo a Berlino dal momento che non anno registrato solo voti di destra, bensì di quella fetta di cittadini desiderosi di esprimere un disagio.

Ecco l'elemento che tutti, partiti, associazioni, imprese e molto culturale devono analizzare e metabolizzare.

 

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