Incendi, Wwf contro D'Alfonso: "no al rimboschimento, si lasci fare alla natura"


L'associazione ambientalista in piazza nel weekend a Pescara per chiedere azioni concrete e immediate


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
28/08/2017 alle ore 15:20



Il Wwf Abruzzo annuncia di volere organizzare un sit-in a Pescara per il prossimo fine settimana per chiedere agli organismi competenti, alla Regione, agli Enti Parco e ai Comuni azioni concrete e immediate per l’emergenza incendi di questi giorni.

Inoltre esprime disaccordo anche rispetto all’idea presentata dalla Regione sul rimboschimento: “la possibilità di chiedere una deroga per rimboscare subito le aree percorse dal fuoco è una scelta sbagliata”. Un bosco artificiale si riconosce immediatamente per avere alberi tutti uguali, della stessa altezza e più o meno alla stessa distanza l’uno dall’altro – spiega l’associazione ambientalista in una nota-. La ripresa naturale della vegetazione, anche se richiede tempi più lunghi, ha tutt’altro aspetto, naturale appunto, e garantisce, attraverso una accentuata biodiversità vegetale, la presenza di numerose e diversificate specie animali. Che oggi si parli di rimboschimento – incalza il Wwf- significa soltanto che non siamo stati capaci di imparare dagli errori del passato e che peraltro vogliamo rischiare di far rinascere la spirale perversa fiamme/ripiantumazione che la legge vuole combattere”.

Le priorità per il Wwf sono altre, quelle che la natura da sola non può compiere: “Quelli che possono servire sono unicamente interventi di messa in sicurezza, ovviamente con ingegneria naturalistica, a fronte di eventuali criticità in relazione al dissesto idrogeologico. Per il resto occorre lasciare che la natura faccia il suo corso e niente altro. Più che mai in un Parco Nazionale”.

“Altro punto fondamentale –si legge nella nota- è far sì che quel che è accaduto non possa ripetersi. C’è bisogno di una riorganizzazione capillare del servizio anti-incendio, dalla vigilanza agli interventi d’emergenza , con un coinvolgimento diretto delle strutture delle aree protette e dei cittadini di buona volontà, con adeguata dotazione di mezzi, compresi quelli più moderni (telecamere, droni) se il loro uso si rivelerà utile”.

Qualcosa va fatto anche sul piano normativo, suggerisce l’associazione. Come ad esempio, in questi giorni di festività religiose in Abruzzo- “posizionare le bancarelle nei centri abitati o nelle loro immediate periferie e non sui prati o proibire i fuochi d’artificio”.

L’Abruzzo – conclude il Wwf- è sempre stato terra di tradizioni ma anche di innovazione e progresso e può dimostrarlo voltando pagina e modernizzandosi a tutela di quella che per tutti resta comunque l’esigenza primaria: garantirsi una adeguata qualità della vita come solo un ambiente sano e piacevole sa dare. Qualcuno lo ha in parte distrutto. Impariamo la lezione e andiamo avanti, ma con intelligenza, senza lasciarci prendere dalla fretta che, si sa, è una cattiva consigliera”.