La coerenza, la crisi di governo e i presunti leader


La crisi l'ha innescata un certo Matteo Salvini, quello dei tour da rockstar, dopo le ferie al Papeete


di Jacopo D'Andreamatteo
Categoria: Punture di Spillo
31/08/2019 alle ore 16:21



Pare ieri che era tutto un Lega qui, Lega lì e invece con una mossa da gran giocatore di poker, discutibile per “coerenza”, ma ci arriveremo dopo, Matteo Renzi ha avanzato la proposta di un governo targato Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.

La crisi l’ha innescata un certo Matteo Salvini, quello dei tour da rockstar, dopo le ferie al Papeete; proprio dal palco di Pescara ha lanciato il guanto di sfida a Di Maio, ma i calcoli non erano corretti e quest’ultimo non ha abboccato, cercando subito un salvagente chiamato Pd.

L’imb(e)occata è stata di Matteo Renzi, probabilmente per un proprio tornaconto personale ed elettorale e una dimostrazione di come sia ancora in grado di controllare i gruppi parlamentari del “suo” partito. Il nuovo governo, se riusciranno a tirarlo su Di Maio e Zingaretti, sarà il bersaglio preferito del senatore toscano e chissà se a metà ottobre non compirà una giravolta da far venire il mal di testa a tutta la direzione del Partito democratico.

Qualche riga sopra ho citato il termine “coerenza”, perché è l’assenza di questa che viene additata a Renzi, eppure come diceva il Presidente Cossiga: “…inchiodare un leader politico alle sue vecchie dichiarazioni e persino alle sue passate scelte politiche molto spesso è davvero un errore. Un errore tipico degli impolitici. Di coloro, cioè, che mancano di senso della realtà e tendono a leggere la politica attraverso le lenti deformanti dell’etica.”

Il #senzadime (hashtag lanciano da Renzi per opporsi ad un governo Pd+M5S) non è passato, è preistoria. I tempi della politica, adesso, si contano in minuti, forse secondi, dimentichiamoci delle dichiarazioni e dei comunicati stampa di Craxi, Andreotti o il bizantinismo di Moro ma questo Berlusconi rifiuta di comprenderlo, nonostante rimanga un grandissimo one man show.

Staremo a vedere se in questi giorni di consultazioni le manfrine smetteranno di essere tali e i due nemici deporranno le armi per il comune interesse: scongiurare il ritorno alle urne.

 

twitter@ImpaginatoTw