Negli ultimi 8 anni in Italia sono state chiuse quasi 158 mila imprese attive tra botteghe artigiane e piccoli negozi di vicinato. Di queste, oltre 145 mila operavano nell’artigianato e poco più di 12mila nel piccolo commercio. Con una perdita in termini di posti di lavoro pari a circa 400 mila unità. E’ la stima della Cgia di Mestre, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese. Che rileva come a pagare il conto più salato sia stato il Sud.
Dal giugno del 2009 allo stesso mese di quest’anno, la diminuzione nazionale è stata pari al 9 per cento. Più alta nel Mezzogiorno con un calo del 12,4 per cento: a parte il primato della Sardegna (-17,1 per cento), l’Abruzzo si piazza in testa in questa classifica negativa segnando addirittura -14,5 per cento.
La chiusura di queste attività commerciali ha comportato nella regione la chiusura di 5.191 attività in otto anni: si è infatti passati da 35.858 piccole botteghe del 2009 a 30.664 nel 2017. Una emorragia che non si è fermata neppure nell’ultimo anno: tra il 2016 e il 2017 si sono abbassate 638 serrande, con un calo del 2 per cento contro una alla media nazionale dell’1,2 per cento.