Alitalia, ecco le quattro offerte ufficiali a Mediobanca


Atlantia, Toto, Efromovich e Lotito, gli aspiranti soci. Poi le discussioni sul piano di rilancio


di Leonardo De Santis
Categoria: ABRUZZO
15/07/2019 alle ore 14:51



Srrivate a Mediobanca le offerte non vincolanti di Carlo Toto e German Efromovich, due dei quattro pretendenti a entrare nella cordata con Ferrovie dello Stato, Delta e Mef per la Nuova Alitalia. Le risposte dei due imprenditori interessati, oltre che concorrenti, sono arrivate entro il termine delle 18 di ieri, fissato nell’ultima comunicazione che l’advisor delle Fs aveva inviato il 10 luglio. A rispondere anche il patron della Lazio Claudio Lotito, così come Atlantia da tempo interessata all’operazione: la holding dei Benetton però ha mandato una lettera di tono diverso: «Siamo interessati, ma dobbiamo prima approfondire il piano industriale e verificare se è sostenibile», ha detto in sostanza la società guidata da Giovanni Castellucci. Ferrovie dello Stato ieri ha confermato: «Sono giunte entro la scadenza odierna quattro conferme di interesse che saranno sottoposte al Consiglio di Amministrazione di domani 15 luglio 2019». Le risposte saranno dunque esaminate oggi, poi l’amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti invierà una relazione ai commissari di Alitalia e al ministro dello sviluppo economico, con l’indicazione dei soggetti ammessi al “tavolo” per la discussione finale per il piano industriale, la governance e la precisa indicazione della composizione del consorzio che costituirà la New company, ovvero la nuova società che farà l’offerta per l’acquisto delle attività di Alitalia. Insomma per l’offerta finale vincolante serve chiaramente ancora tempo: non sarà possibile rispettare il termine che, dopo quattro proroghe, scade proprio oggi 15 luglio. Si parla di un rinvio di almeno due settimane; qualcuno ipotizza addirittura un rinvio più lungo, anche se non si può andare troppo avanti perché da settembre Alitalia potrebbe avere seri problemi di cassa. Da quanto stabilito finora nelle trattative si sa che le quote della Newco Nuova Alitalia dovrebbero essere del 35% per Fs, del 10-15% per Delta, del 15% per il Mef: resta da trovare un socio, o più soci, per il residuo 35-40 per cento, una quota che vale 350-400 milioni. “Il capitale della Newco in partenza sarà di un miliardo di euro”, ha detto Mediobanca ai pretendenti. 
Toto. L’ex proprietario di AirOne è il candidato che sembra più gradito a Di Maio: il leader del M5S vorrebbe così bilanciare la quota “prenotata” da Atlantia, circa il 35% del capitale della Nuova Alitalia. Di Maio vorrebbe dividere questa quota in due fette, metà ad Atlantia (con la quale resta aperta la partita della revoca della concessione di Autostrade per l’Italia) e metà a un quinto socio, che potrebbe essere Toto se avrà dimostrato le credenziali finanziarie e industriali, ma potrebbe essere anche German Efromovich, l’imprenditore sudamericano che è azionista di maggioranza della compagnia colombiana Avianca. Toto ha mandato la risposta a Mediobanca su tutti i punti richiesti: non si conosce la quota azionaria che l’imprenditore, insieme al figlio Riccardo, vorrebbe avere, ma secondo indiscrezioni potrebbe essere intorno al 20 per cento. Toto ha consegnato anche una proposta di piano industriale, già inviata anche al Mise, nella quale non prevede tagli, ma chiede un potenziamento delle destinazioni soprattutto nel lungo raggio, che vuole incrementare da 16 a 30 ed un aumento della flotta.
Efromovich. Da Chicago German Efromovich ha coordinato il lavoro con i banchieri e gli advisor per rispondere alle richieste di Mediobanca. L’imprenditore nato a La Paz dichiara l’interesse a comprare almeno il 30% della Nuova Alitalia, con disponibilità a una posizione maggiore se necessario e se richiesto. Efromovich ha dovuto affrontare una certa diffidenza della controparte nei suoi confronti, per i dubbi e le domande sulla provenienza dei fondi. L’imprenditore ha spiegato che attingerebbe a trust personali, senza debiti e che impiegherebbe un veicolo societario italiano. Efromovich ha mandato una risposta dettagliata su tutti i punti richiesti da Mediobanca.
Atlantia. La società dei Benetton ha inviato un’articolata lettera a Mediobanca, dopo il sommario messaggio mandato l’11 luglio, con il breve comunicato del cda che aveva ufficialmente manifestato interesse, ma chiedendo più tempo. I Benetton, che controllano anche Aeroporti di Roma, il principale scalo di Alitalia, vorrebbero «approfondire» il piano di Fs-Delta: nella lettera Atlantia spiega che l’ad Giovanni Castellucci ha ricevuto il mandato dal cda per verificare se esistono i presupposti per investire nella Nuova Alitalia. La verifica è legata alla sostenibilità del piano industriale e dovrà tornare all’esame di un successivo cda, dopo gli approfondimenti fatti nei contatti con le Fs, Delta e gli advisor. Atlantia considera il piano Fs-Delta debole, o meglio sbilanciato a favore della compagnia americana Delta nel disegno delle rotte (non piacciono i nuovi voli nei Balcani, si vorrebbero più voli verso Nord America e Asia), insufficiente a correggere le inefficienze dell’handling a Fiumicino. Atlantia vuole una compagnia in grado di fornire un servizio di eccellenza e collegamenti internazionali e intercontinentali competitivi. 
Lotito. All’ultima ora ha risposto alle richieste di Mediobanca anche il presidente della Lazio Claudio Lotito. Il proprietario della Ss Lazio nei giorni scorsi aveva detto a Fs e advisor: «Se Delta mette 100 milioni e io ne metto 300 voglio comandare io». Ma non si sa se abbia fornito adeguate garanzie della disponibilità di questa somma.