Dissesto Alto Vastese, le verità di Febbo


"Noi abbiamo realizzato e realizzeremo, altri solo promesse"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
19/06/2019 alle ore 17:04



"L'ex assessore Paolucci ha ancora la presunzione di argomentare su frane e dissesti dopo aver avuto ben cinque anni di tempo per risolvere e dare risposte concrete all'alto vastese ed a emergenze gravi come quella che ha colpito la Strada Provinciale 152 al km 5 tra Castiglione Messer Marino e Montazzoli".

Questo il commento dell'assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo Mauro Febbo che sottolinea come "da tempo sono costantemente in contatto con gli uffici della Provincia di Chieti, e precisamente con l'ing. Campitelli e non solo, al fine di monitorare l'iter burocratico e l'avvio dei cantieri”.

E osserva: “Infatti ritengo sia necessario e indispensabile intervenire sui lavori iniziati il 17 giugno sul tratto stradale tra Castiglione e Montazzoli aprendo un varco così da permettere il transito alternato dei veicoli scongiurando l'isolamento dei piccoli centri. Inoltre – continua Febbo - oggi ho l'onere e l'onore di accelerare parte dei finanzianti attribuite alle quattro Province abruzzesi e quindi sbloccare diversi cantieri che nonostante le tante e ripetute visite dell'ex Presidente della Regione sono ancora interrotti. Non possiamo fare e parlare di turismo con una viabilità indecorosa, le cui responsabilità sono tutte da imputare sia al Partito Democratico nazionale, ideatore di una scellerata riforma senza senso delle Provincie, sia a quello regionale che per anni al governo ha fatto solo spot elettori. Il medio e l'alto vastese, come tutte le altre aree interne dell'Abruzzo, dovevano avere attraverso il Masterplan Abruzzo più risorse che invece sono state dirottate per altri micro ed inutili interventi. Oggi c'è l'urgenza di innescare una vera e propria accelerazione sull'avvio dei lavori e questo Governo regionale, a differenza del precedente, ha già iniziato concretamente attraverso la sottoscrizione di una nuova ed efficace convenzione con gli Enti appaltanti. Pertanto – conclude – dopo cinque anni di immobilismo siamo già al lavoro per recuperare il tanto tempo andato perso in promesse non mantenute".

 

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