Le agevolazioni fiscali nelle zone colpite dal sisma sono al 100 per cento per ciascun destinatario e per ogni singola annualità. Lo chiarisce il ministero dello Sviluppo economico in una nota dopo le polemiche di questi giorni. "Facendo seguito ai numerosi interventi che negli ultimi giorni hanno posto dubbi sulla struttura delle misure dirette a garantire, nelle zone del sisma del centro Italia, l'esenzione da tasse e contributi, - si legge - si conferma che la fruizione dei benefici previsti dalla normativa potrà avvenire, per ciascun destinatario, nella misura del 100% per ogni singola annualità. Disponibili oltre 493 milioni di euro, suddivisi tra il 2017 e il 2019, ossia 190.610.000 per il 2017, euro 164.346.000 per il 2018 ed euro 138.866.000 per il 2019.
Le agevolazioni sono previste in favore delle imprese localizzate nei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016. Verranno concesse sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in favore di quelle che svolgono la propria attività o che la avviano entro il 31 dicembre 2017 nella Zona franca del Sisma Centro Italia.
I Comuni abruzzesi colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, del 26 e del 30 ottobre 2016 sono inseriti nel perimetro della Zona franca sono Campli (Te), Campotosto (Aq), Capitignano (Aq), Castelli (Te), Civitella del Tronto (Te), Cortino (Te), Crognaleto (Te), Montereale (Aq), Montorio al Vomano (Te), Rocca Santa Maria (Te), Teramo,Torricella Sicura (Te), Tossicia (Te) e Valle Castellana (Te). Stesso regime anche ai Comuni colpiti dal sisma del 18 gennaio 2017 ossia Barete (Aq), Cagnano Amiterno (Aq), Castelcastagna (Te), Colledara (Te), Fano Adriano (Te), Farindola (Pe), Isola del Gran Sasso (TE), Pietracamela (Te) e Pizzoli (Aq).