La risposta di Freud: cosa pensiamo quando proviamo ansia


Ecco alcune strategie per ridurre l'ansia ovviamente sempre dettate dal terapeuta


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
19/06/2019 alle ore 15:30



Gentile dottoressa,

mi chiamo Enrico e vorrei chiederle un consiglio dal momento che da diversi mesi ho iniziato a soffrire d’ansia. In realtà sono sempre stato un tipo un po' agitato ma ultimamente la situazione è peggiorata, dato  che non riesco a dormire la notte e la qualità della mia vita non è più la stessa. So perfettamente che dovrei iniziare un percorso ma non le nascondo la mia paura. Potrebbe spiegarmi come funziona la nostra mente quando proviamo ansia? La ringrazio    

 Enrico V.  

 

Caro Enrico,

capisco cosa stai provando in questo momento; la psicoterapia può esserti solo d’aiuto non spaventarti vedrai che starai molto meglio. Cercherò di rispondere brevemente alla tua domanda. I pensieri che caratterizzano l’ansia sono accompagnati dalla sensazione di essere in pericolo o di essere in qualche modo minacciati o vulnerabili. La minaccia o il pericolo possono essere di tipo fisico, mentale o sociale. Una minaccia fisica si presenta nel momento in cui si avverte un pericolo fisico  un  agguato( un’aggressione, un attacco cardiaco). Una minaccia sociale ha luogo quando si  crede di essere umiliati, rifiutati, imbarazzati. Una minaccia mentale ha luogo quando qualcosa fa temere di diventare pazzi o di perdere la ragione. La percezione della minaccia varia da persona a persona; alcuni a causa delle proprie esperienze di vita, possono sentirsi minacciati con estrema facilità e avvertiranno l’ansia con estrema frequenza. I pensieri dettati dall’ansia sono diretti al futuro e tendono ad essere catastrofici “ E se succedesse che…..” . Ad esempio chi è  terrorizzato dai voli in aereo potrebbe pensare “ e se l’aereo esplodesse?” Per alcuni le relazioni interpersonali sono causa di ansia, in quanto potrebbero aver paura di essere giudicate o rifiutate.

Per mettere in evidenza i pensieri che nella vostra vita sono associati all’ansia o alla paura, pensiamo a una recente occasione in cui abbiamo avvertito ansia, paura o nervosismo. Richiamiamo alla mente i pensieri che in tale occasione ha generato( parole o immagini).

Se è scaturita un immagine descrivetela; se i  pensieri erano verbali , notate se iniziavano con le parole: “ e se succedesse che….” I pensieri che avete identificato riguardavano il futuro? Tali pensieri predicono una catastrofe? Se è così avete individuato dei pensieri legati all’ansia?

Possiamo individuare anche alcune strategie per ridurre l’ansia ovviamente sempre dettate dal terapeuta con il quale si intraprende un percorso terapeutico: -    Pensiero positivo: non soffermatevi sugli aspetti negativi; -    Accettatevi: non siate autocritici, se volete cambiare qualcosa fatelo, non abbiate timore del cambiamento; -    Proponetevi obiettivi realistici; -    Distraetevi dai fattori di stress: arriva anche il momento di dedicarsi al proprio benessere e quindi rilassarsi e divertirsi; -    Utilizzate tecniche di respirazione profonda, rilassamento e meditazione; -    Frequentate persone di vostro gradimento; -    Imparate ad essere autoironici; -    Siate assertivi( imparare a dire di si o dire di no quando si ritiene opportuno); -    Seguite una corretta alimentazione ed anche attività fisica: camminare è un modo efficace per diminuire la tensione muscolare e alleviare lo stress; -    Scrivete su un diario i vostri pensieri ed imparate a concludere sempre con un pensiero positivo; -    Gestite il vostro tempo in maniera efficace; -    Scegliete di stare in ambienti dove vi trovate bene; -    Abbiate sempre cura di voi stessi.