La ricetta trumpiana di Gusmeroli (Lega): "Tagliare imposte aiuterà ripresa Italia"


"Non possiamo permettere che le aziende blocchino la produzione"


di Emma Derossi
Categoria: ABRUZZO
19/06/2019 alle ore 10:09



“In Italia bisogna ridurre le tasse se vogliamo recuperare dal sommerso. A ciò si aggiunge l’incredibile complicazione del sistema fiscale. Dal 2014 al 2018 venti nuovi adempimenti fiscali. Il Pd ci ha dato lo spesometro, l’esterometro, la comunicazione dativa periodica trimestrale, la comunicazione dell’imposta di bollo, ci ha riempito”.

Così il deputato della Lega Alberto Gusmeroli su come aiutare la ripresa economica del nostro Paese. “Il risultato dell’abolizione degli studi di settore di Renzi è stato che abbiamo gli studi sintetici di affidabilità, talmente sintetici che sono 10 pagine di dati. Qui stiamo morendo non solo di tasse alte ma anche di complicazione elevata. L’economia italiana sostanzialmente si basa sulle piccole medie imprese e dal punto di vista delle città sul piccolo commercio e l’artigianato. Queste sono le caratteristiche peculiari dell’Italia che non ha nessun altro Paese. Questo Governo ha fatto la flat tax per le piccole medie imprese riducendogli brutalmente le imposte portandole al 15% sino a 65.000 euro di fatturato. Nel decreto crescita che questa settimana andrà con la fiducia entra un incentivo per i piccoli negozi. Tali negozi commerciali artigianali che riaprono o si ampliano avranno un incentivo”. 

Gusmeroli ha poi affrontato l’argomento rottamazione: "La rottamazione Ter è stata un enorme successo perché 1 milione e 700mila persone hanno potuto mettersi in bonis. Sono 10 miliardi e il resto lo si incassa in 5 anni. Perché la rottamazione del Pd non ha avuto quest’esito? Semplice, perché loro hanno fatto una rateizzazione in 18 mesi, noi in 5 anni. Se uno ha un debito e non riesce a pagarlo, non riesce a pagarlo in 18 mesi, ha bisogno di una rateizzazione più lunga. Per ciò che riguarda le cassette non è una patrimoniale, non si tratta di tassare i conti correnti  ma soprattutto è assolutamente opzionale. Se uno decide di rendere spendibili i soldi in contanti che tecnicamente non sarebbero spendibili in cassetta di sicurezza, aderisce a una pace fiscale”. 

Per ciò che concerne le locazioni brevi (come i B&B) Gusmeroli fa il punto sulla loro situazione fiscale: “Intanto non si parla dei B&B ma di locazioni brevi, ossia di chi si pone su portali tipo Air B&B, tipo Booking, Expedia che nel 2017 sono stati obbligati a subire un’imposta sostitutiva del 21%. Nella fattispecie Air B&B ha avviato una causa contro il Ministero per non trattenere tale 21%. Qui si parla non di alberghi o B&B ma di quei privati che hanno appartamenti dove in una situazione normale Air B&B come paga l’imposta di soggiorno dovrebbe pagare anche l’imposta sostitutiva. Purtroppo c’è in atto, dal 2017, una causa e da ciò che si sa Air B&B andrà avanti fino in fondo. Qui sono state innestate due cose importanti: da parte del Ministero del Turismo un codice per cui uno lecitamente se vuole affittare il proprio appartamento nel weekend, 1 settimana, 3 giorni ecc. deve avere un codice identificativo. Questo serve a tutela di tutte le persone che vi soggiornano. Il secondo aspetto è che questi portali devono comunicare all’agenzia delle entrate chi ha fatto locazioni brevi perché in questo momento l’imposta sostituiva non viene versata dai portali mentre chi dà in locazione non paga le imposte: in pratica, nessuno paga”. 

Per ciò che concerne il taglio delle tasse, Gusmeroli guarda al modello americano: “L’America ha tagliato brutalmente le imposte e il risultato del taglio è stato un forte incremento del Pil. L’America lo ha fatto a debito, usando il debito pubblico. Noi, fortunatamente abbiamo una cosa diversa rispetto a loro. È vero, abbiamo un grande debito pubblico ma anche un grande sommerso. Come emerge il sommerso? Solo in tre modi: controlli, riduzione notevole shock fiscale e semplificazione del sistema perché se è complicato facilita l’evasione. La flat tax non è obbligatorio farla a debito o farla andando a cercare risorse ma facendo emergere. Abbiamo degli esempi in Italia già realizzati come la mini flat tax: chi apre una nuova attività paga il 5% per 5 anni e non sta più nel sommerso e si tratta proprio di locazioni brevi. Sei anni fa si è deciso di fare l’imposta sostituiva del 21%. Prima si pagavano progressivamente sino al 43. Il risultato è che se noi guardiamo la dinamica delle entrate delle imposte sulle locazioni brevi è decollata. Quindi, le clausole di salvaguardia si possono sterilizzare e fare la flat tax”. 

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