L'Aquila, perché tutte quelle proroghe dei contratti di servizi?


Se lo chiede Lelio De Santis, Capogruppo Italia dei valori al Consiglio comunale


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
13/06/2019 alle ore 16:34



Un'amministrazione pubblica efficiente e trasparente, sia nella parte politica che nella parte tecnica, affida i servizi di cui ha bisogno con gare regolari pubbliche, privilegiando la qualità dell'offerta, evitando il più possibile il criterio deleterio del massimo ribasso ed escludendo il ricorso alle proroghe ingiustificate dei contratti.

Così Lelio De Santis, Capogruppo Italia dei valori al Consiglio comunale dell'Aquila, secondo cui è questo il motivo per cui molte delle opere pubbliche sono bloccate, a cominciare da quella del Parco urbano di Piazza D'Armi di importo di oltre 20 milioni e molte riguardanti la fornitura di servizi aggiudicate con questo criterio mostrano seri problemi nel rispetto delle condizioni contrattuali.

Un caso emblematico, osserva, “anche perché oggetto di approfondimento in Commissione di Garanzia e di contestazione nel merito da parte dello scrivente, è l'aggiudicazione del servizio di pulizia del Progetto CASE e MAP alla Ditta Coop. Pull di Salerno, con un ribasso del 49,8 per cento per un valore di euro 327,869 sul totale di 704,880”.

E aggiunge: “Il contratto prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi, ma così non è stato ed i 28 dipendenti hanno dovuto accettare una riduzione dell'orario di servizio e, quindi, del già misero stipendio. L'appalto era per un anno e scadeva il 30 giugno, cioè fra qualche giorno, in attesa di espletare una gara ad evidenza pubblica, ma l'amministrazione comunale non ha avuto il tempo in un anno per predisporre la corretta procedura di gara e dovrà ricorrere ad una proroga del servizio per non meno 3 mesi. Quindi, nonostante le lamentele sulla scarsa qualità del servizio e nonostante l'umiliante trattamento economico subito dal personale, la Ditta Coop. Pull continua a gestire il servizio di pulizia del Progetto Case e Map. L'Amministrazione comunale, e per essa il Settore di competenza, non può dormire per un anno per poi accorgersi del termine di scadenza ed essere costretta ad un provvedimento di proroga”.

E conclude: “Io ritengo sbagliato e pericoloso il protrarsi di questa pratica amministrativa, che falsa il mercato e la giusta concorrenza a favore delle Ditte che per loro filosofia imprenditoriale hanno l'obiettivo di aggiudicarsi comunque la realizzazione di un'opera pubblica o di una fornitura di servizi, contando poi nel disinteresse o nei ritardi dell'Ente pubblico”.

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