Tasse, elezioni, Ue: chi scioglie i nodi (anche comunicativi) del Governo?


Occorrerebbe un pit stop per fare chiarezza su provvedimenti e scenari che al momento non sono definiti


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
13/06/2019 alle ore 11:53



Più tasse per evitare la procedura Ue, non è vero che Tria stoppa la flat tax, il governo va avanti, si vota il 29 settembre (compleanno di Silvio Berlusconi). Al di là delle schermaglie di una campagna elettorale finalmente terminata (europee più amministrative) la comunicazione governativa tutto è fuorché lineare e con molta onestà occorre dirsi che servirebbe un pit stop.

"Io ieri non ho visto il ministro Tria che diceva no, la flat tax non si può fare o non si può contemplare alcun tipo di deficit", ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, mentre il duo con vista Colle (Conte&Tria) ha "pieno mandato" per trattare con Bruxelles. E precisa che “ci siamo detti tutti che di manovre correttive non se ne fanno, noi investiamo sulla crescita e per fine anno, nella legge di bilancio, metteremo a posto tutto quello che c'è da mettere a posto”.

Tutto risolto? No. Il ministro dell'economia avrebbe spiegato al vertice con i vicepremier che la flat tax è “impraticabile”, dal momento che nessuno sa dove individuare le coperture necessarie da circa 12-15 miliardi. Salvini non avrebbe reagito bene alla notizia tanto che su facebook scrive di aver lasciato il vertice economico per “altri impegni”. Tria aggiunge il carico: sarà inevitabile ottenere un extra gettito (non si sa ancora come) per evitare la manovra di correzione.

E le urne? Un giorno sono scongiurate, un altro sono già fissate. Una delle date che circola è il 29 settembre, compleanno di Silvio Berlusconi. Se così fosse, un assist comunicativo favoloso.

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