Buone notizie per 21 milioni di italiani: tra la fine di agosto e l'inizio di settembre incasseranno circa 20 miliardi di euro di rimborsi Irpef 2016. Cifre in continua crescita che riporteranno nelle tasche di ciascun contribuente che abbia chiuso la dichiarazione dei redditi in credito, una media di 950 euro. E’ invece di 840 euro a persona la cifra che tornerà mediamente ai 438 mila abruzzesi che hanno diritto al rimborso.
E’ quanto rivela una ricerca di Uhy Italy, che elaborando i dati del ministero dell’Economia ha registrato come negli ultimi 5 anni ci sia stata una vera e propria escalation dei crediti fiscali Irpef. Passati dai 15,5 miliardi di euro per il 2011 ai 19,6 del 2015 (+26 per cento), fino ai 20 miliardi stimati per il 2016. In totale nel quinquennio 2011-2015 i contribuenti hanno recuperato oltre 90 miliardi di imposte pagate in eccesso. L’importo medio restituito dal fisco è salito da 850 euro del 2011 a 940 del 2015 e la platea dei creditori si è allargata, salendo da 18,2 milioni per il 2011 a 20,8 per il 2015. Nel 2012 i contribuenti in credito hanno superato per la prima volta la metà del totale (40,2 milioni di persone).
Le somme derivano in gran parte da oneri deducibili (come spese mediche, interessi sui mutui per la casa, polizze vita e infortuni) e dal bonus per la ristrutturazione degli immobili. Il rimborso nella gran parte dei casi transita attraverso il datore di lavoro o l’ente che eroga la pensione. Il pagamento perciò avviene fra luglio e settembre.
Il credito fiscale medio più alto spetta ai contribuenti del Trentino Alto Adige: 1.340 euro a testa in provincia di Bolzano e 1.160 in provincia di Trento. Seguono la Valle d’Aosta (1.070 euro) e la Lombardia (1.060 euro). In coda Sicilia e Basilicata con 760 euro. Due terzi dei crediti fiscali (quasi 13 miliardi di euro) spettano ai contribuenti con reddito da 12.000 a 50.000 euro lordi annui. Ma le fasce di reddito alte incassano rimborsi medi più alti: dagli oltre 2.000 euro per chi dichiara redditi fra 60.000 e 70.000 euro annui fino al picco di 15.000 euro di credito per i 16.000 cittadini con oltre 300.000 euro di reddito. I contribuenti che chiudono le dichiarazioni a debito sono invece sono 5,3 milioni, per un importo dovuto di oltre 7 miliardi di euro (1.370 euro a testa).