Un’insolita cordata. C’è Daniele Toto, il nipote del patron di Strada dei parchi nel nuovo raggruppamento di imprese che ha ottenuto la gestione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano: la riserva è stata affidata con un bando pubblico lo scorso 5 giugno a “Cerrano Sostenibile”, dove c’è Cogestre, Kairos, IlCapoluogo e Clematis.
In realtà le quote più che di Daniele Toto sono del papà Mario, ottantenne fratello di Carlo, ma in cabina di regia c’è il figlio, editore di Impaginato quotidiano. Un’insolita cordata, proprio così, formata per realizzare un progetto di sviluppo del turismo sostenibile, che coinvolge uno dei posti più belli della costa d’Abruzzo.
Una cordata eterogenea che mette insieme realtà diverse, orientamenti politici differenti e che forse prende di sorpresa la politica locale: tre mesi per affidare all’unica offerta. Dentro c’è il legale rappresentante di Cogestre Fernando Di Fabrizio, che gestisce l’area marina protetta di Punta Aderci e la riserva di Penne, c’è Morena Ciapanna della cooperativa sociale Clematis che si occupa di percorsi di agricoltura sociale, Servizi educativi e Seminari sull’agricoltura biologica e sull’alimentazione consapevole, Mario Toto di Kairos e la giornalista Roberta Galeotti, legale rappresentante della cooperativa “Il capoluogo”.
Un affidamento per tre anni, a partire da questa prima stagione che è ormai in effetti ampiamente iniziata.
Tantissime le attività promesse nell’offerta per avvicinare turisti, sia italiani che stranieri, a questo angolo incontaminato della costa abruzzese: la gestione delle visite guidate e il mantenimento di un’area protetta, anche se Cerrano Sostenibile intende anche attivare dei Percorsi di agricoltura sociale, dei Servizi educativi e dei Seminari sull’agricoltura biologica e sull’alimentazione consapevole.
Non solo: tra gli obiettivi dei nuovi gestori anche la realizzazione di un polo attrattivo del turismo e dello sviluppo sostenibile con l’organizzazione di vernissage, meeting, eventi, mostre e fiere durante tutto l’anno, magari con un punto di ristorazione con chef stellati ed ombrelloni in una delle spiagge più belle dell’Abruzzo.
Una specie di Diavolo e l’Acquasanta, nella terra di Celestino V.
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