Perché tra Fca e Renault saltano i patti (e anche i nervi)


I dubbi di Nissan, che temeva di vedersi scavalcata, hanno giocato un ruolo decisivo?


di Raffaele de Pace
Categoria: ABRUZZO
06/06/2019 alle ore 09:53



Colpo di scena sull'asse Amsterdam-Parigi. I dubbi sulla fusione con Fca avanzati da due membri di Nissan nel cda di Renault avrebbero spinto Parigi a chiedere di posticipare il voto. Per questo motivo Fca ha ritirato la proposta di fusione con il marchio francese, che una settimana fa sembrava ad un passo. 

Secondo una nota del Consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles presieduto da John Elkann "il Cda ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault". Un attimo dopo ecco che il titolo Fca perde il 3,71% a Wall Street.

E osserva: "Fca continua a essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E' tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo".

Prende atto del ritiro il ministro dell'economia francese, Bruno Le Maire, secondo cui "lo Stato, fin dalla presentazione dell'offerta, ha accolto favorevolmente il progetto e ha lavorato in modo costruttivo con tutte le parti interessate".

Sei ore prima il secondo cda di Renault convocato in due giorni, aveva deciso di non poter decidere “a causa dell'auspicio espresso dai rappresentanti dello Stato francese di rinviare il voto a un consiglio ulteriore". Secondo alcune ricostruzioni di stampa a giocare un ruolo determinante sarebbe stata l'intenzione di Nissan di non avallare l'operazione, che avrebbe messo a repentaglio l'alleanza con Renault.

Lecito chiedersi se le cose sarebbero andate diversamente in caso di trattative condotte da Sergio Marchionne.

 

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