Pochi giorni dopo le elezioni gli prorogano il contratto. E per farlo cambiano addirittura il regolamento degli Uffici. La delibera viene approvata in giunta, assente solo Gianni Teodoro e vede tutti d’accordo. Quei tutti sono già scaduti dall’incarico, le elezioni al Comune di Pescara si sono celebrate quattro giorni prima e presto si insedierà il nuovo sindaco di centrodestra. Eppure nessuno dice a. Neppure quelli dell’opposizione che nel frattempo sono diventati maggioranza: è più che un’ipotesi a questo punto che su quella modifica abbiano chiuso un occhio. Il provvedimento, dicono i bene informati, è stato concordato, altrimenti non si spiegherebbe.
Così il 30 maggio scorso la giunta Alessandrini mette il timbro sulla proroga del contratto da direttore generale di Guido Dezio, che da braccio destro di Luciano D’Alfonso pare stia navigando tranquillo anche nelle nuove acque del centrodestra. Lo fa modificando la delibera 974 del 20 dicembre del 2012, approvata dalla ex giunta Mascia, che prevedeva per le funzioni di direzione una durata uguale a quella del sindaco in carica. L’articolo 27 stabiliva espressamente che “l’attribuzione delle funzioni di direzione ai dirigenti a tempo indeterminato è assegnata, per un periodo non inferiore a tre anni, salvo rinnovo espresso, e comunque per non più di cinque anni. Per i dirigenti a tempo determinato sarà il Sindaco a stabilire la durata dell’attribuzione delle funzioni di direzione. L’incarico, comunque cesserà in conseguenza del verificarsi di qualunque causa di cessazione dalla carica di Sindaco, permanendo fino all’insediamento ufficiale del nuovo Sindaco…”.
Invece ora Dezio, che è dirigente di ruolo a tempo indeterminato quindi, resterà in carica per altri 45 giorni. Ufficialmente, secondo la delibera approvata a fine maggio, per garantire la “continuità ed efficienza dei servizi” e “la continuità dell’azione amministrativa e la piena operatività delle attività organizzative dell’ente anche in relazione alle funzioni attribuite al direttore generale”. Sicuramente per garantirgli un ponte che poi potrà tranquillamente diventare definitivo.
Un provvedimento a forte impatto bipartisan: il centrosinistra passa la mano al centrodestra ma in fondo i dirigenti restano.
ps: Accade alla Regione Abruzzo, dove resta in sella come direttore generale persino Vincenzo Rivera nonostante la Corte d’Appello abbia stabilito che non ha i titoli per farlo, accade al Comune di Pescara. Perché stupirsi.
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