Quanti denari ha ancora in cassa Alitalia?


Ecco cosa sta accadendo alla compagnia di bandiera in attesa della partita peri nuovi soci


di Emma Derossi
Categoria: ABRUZZO
04/06/2019 alle ore 16:11



In attesa di sapere se la compagnia di bandiera si salverà (data per presentare offerta scade 15 giugno 2019), sembra che la liquidità dell’azienda sia scesa di 26 milioni di euro rispetto a febbraio. E non è poco. Uno dei tre commissari di Alitalia, Stefano Paleari, ha fatto sapere che i soldi in cassa della compagnia sono passati dai 486 milioni di febbraio a 460 milioni di fine maggio.

Ciò che desta ovviamente molta preoccupazione, è che i soldi per il pagamento di stipendi, carburante, aeroporti ecc. finiscano prima che vi sia il passaggio di proprietà. Resta anche da capire chi sarà il quarto socio all’interno della nuova azienda, se Atlantia o Toto. 
Paleari ha poi però sostenuto che non c’è un problema di cassa e che i soldi basteranno per tutto l’anno (e anche di più) ma ritiene che la cessione dovrebbe essere completata entro il 15 giugno. C’è però da tener conto che non è detto che ciò avvenga e in caso accada passerebbero mesi prima di vedere operativa la compagnia. 

Compagnia che viene tenuta in vita dal prestito di 900 milioni concesso dal governo Gentiloni dopo il commissariamento avvenuto il 2 maggio 2017
Nel 2018, Alitalia ha perso 500 milioni di euro circa e voci dicono che potrebbe terminare entro l’autunno, cosa che Paleari smentisce. La cassa, infatti, viene riempita dalla prevendita dei biglietti dei voli estivi, periodo di maggior traffico. Secondo Alitalia, i suddetti biglietti valgono meno di 600 milioni di euro e solo metà di questa somma è, come riporta Paleari stesso, nelle casse dell’azienda. 

L’altra metà verrebbe trattenuta in caso di rimborso dei biglietti comprati con carte di credito (se le prenotazioni dovessero essere annullate). 
Attualmente la cassa di Alitalia (compresi i 900 milioni di debito col Mef) è inferiore ai 460 milioni perché 300 milioni  sono proventi dei biglietti prevenduti. Con l’avvento della bassa stagione a fine anno la cifra scenderà a causa della diminuzione dei biglietti prevenduti (400 milioni prevenuto di cui 200 milioni nelle casse della compagnia). Ciò lascia intendere come il tempo che passa per la vendita possa portare a un peggioramento della situazione.

Tra i maggiori temi di discussione c’è proprio la cassa dei biglietti prevenduti, ossia come dovrebbe essere trattata in caso di cessione dell'azienda. C’è chi dice che i proventi sarebbero un debito mentre Paleari sostiene che sono un avviamento per chi rileva la compagnia. I potenziali acquirenti, tuttavia, non sarebbero d’accordo con il commissario. 
Ora non resta che capire se Fs riuscirà a definire l’offerta con Delta e a trovare il socio mancante. Tra le alternative c’è anche Lufthansa, che però non ha presentato una vera offerta e intendeva rilevare più della metà di Alitalia. 
Nel frattempo il 15 giugno è sempre più vicino e prendere una decisione diventa sempre più fondamentale. 

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