Scontro totale: perché i nodi (anche su Alitalia) vengono al pettine


Tav e la compagnia di bandiera temi non più rinviabili


di Emma Derossi
Categoria: ABRUZZO
03/06/2019 alle ore 19:19



Dopo i risultati delle ultime elezioni europee, il Governo è giunto a un bivio, un bivio in cui è necessario decidere se continuare a governare il Paese insieme convenga alle due parti. Tutto ciò che è stato fatto finora è dovuto a una costante attività di mediazione tra le parti, ma restano i temi caldi su cui sinora non è più possibile rimandare lo scontro finale.

Tav e Alitalia sono infatti le emergenze non più rinviabili e in particolare per Alitalia, poi, c’è solo il fallimento se non si presenta un’offerta entro il prossimo 15 giugno
In questo contesto, sono i concessionari autostradali Atlantia e Toto gli unici due possibili partner attualmente in grado di rilevare il 30% delle restanti azioni della newco. 

Atlantia, tuttavia, non sembra godere del pieno appoggio del ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, in quanto nella black list dei grillini dopo la caduta del ponte di Genova. Da allora c’è molta tensione tra M5S e concessionaria e i loro rapporti hanno visto l’estromissione di quest’ultima dalla gara per la ricostruzione del Ponte nonché alla procedura di revoca della concessione e alla messa in campo di un nuovo regolamento delle tariffe autostradali che Atlanta ritiene non essere costituzionale. 

In tutto questo Atlantia attende un contatto con il governo che non sarebbe mai avvenuto. La concessionaria gode tuttavia dell’appoggio della Lega e delle Ferrovie, che ritengono sia socio affidabile e solido. 
Persino l’altro partner americano, Delta, pronto a rilevare il 15% ha fatto sapere di essere disponibile alla firma solo se ci sarà anche Atlantia. 
Sull’altra sponda c’è invece Carlo Toto, titolare della concessione Autostrada dei Parchi che ha un doppio vantaggio quello della disponibilità e della liquidità. A sostenere l’ipotesi che ci sia ancora possibilità per questo accordo, l’incontro che Riccardo Toto ha avuto lo scorso mercoledì 29 maggio con gli esponenti delle Ferrovie. Toto si sarebbe detto disponibile a una verifica delle proprie pendenze, tra cui il debito con l’Anas (che appartiene a Ferrovie). 

Ora il tempo stringe e il M5s si vede costretto a fare una scelta al più presto anche perché gli umori generali non sono proprio al massimo dato che è recente la notizia di un possibile finanziamento del commissariamento attingendo alle bollette elettriche degli italiani non solo una tantum (nel 2019) ma anche negli anni successivi. 

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