Governo-Vietnam, riesce a litigare anche sul 2 giugno


Provocatoria uscita di Fico, a cui replica Salvini. Anche Fdi contro il ministro Trenta. Il Colle richiama all'ordine


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
02/06/2019 alle ore 13:46



Il Governo-Vietnam riesce a litigare anche sul 2 giugno, Festa della Repubblica, e tradizionale momento di unità nazionale e di grammatica istituzionale (che ormai non c'è più).

Il Presidente della Camera Roberto Fico da twitter dedica provocatoriamente il 2 giugno “a rom e migranti”. Pronta la replica del vicepremier Matteo Salvini che cinguetta: "Io dedico la Festa della Repubblica all'Italia e agli Italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l'onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli. Qua c'è gente che rischia la vita per difendere l'Italia nel mondo e sentire il presidente della Camera che si tratta della festa dei migranti e dei rom a me fa girare le scatole”.

E'stata una parata, questa del 2019, caratterizzata dalla polemica dei quattro generali assenti ai Fori contro le parole del ministro della Difesa Elisabetta Trenta (nell'occhio del ciclone per i tagli alle forze armate), a cui ha risposto anche Fratelli d'Italia che non ha partecipato alla parata. Ha invece esposto uno striscione di protesta: "Rendiamo onore alle nostre Forze Armate vilipese da un governo e da un ministro che le vuole confinare nelle retrovie a propagandare la pace” ha detto il deputato Andrea Delmastro.

Riporta la barra sulla rotta della civiltà il Capo dello Stato, che in occasione del concerto per il corpo diplomatico al Quirinale osserva: “Libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo”.

Secondo Sergio Mattarella "soltanto la via della collaborazione e del dialogo permette di superare i contrasti e di promuovere il mutuo interesse nella comunità internazionale. Abbiamo bisogno di praticare attenzione e rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità internazionale per avanzare nella strada del progresso con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo".

E conclude: “La pluralità e diversità, che la Carta repubblicana ha voluto garantire, vive nella leale collaborazione fra lo Stato e le autonomie, nella sinergia fra i livelli di governo, nell'esercizio quotidiano dei principi di solidarietà e sussidiarietà, finalizzati ad assicurare l'unità della nazione insieme all'efficacia dell'azione pubblica. Il coordinato impegno delle Forze di Polizia rappresenta una leva fondamentale per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e affrontarne le paure, prevenendo possibili spinte irrazionali alla violenza e al rifiuto delle regole".

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