Mentre il minstro dell'economia Giovanni Tria risponde alla lettera dell'Ue che avanzava rilievi sui conti pubblici italiani, promettendo di “ridurre le proiezioni di spesa per le nuove politiche in materia di welfare nel periodo 2020-2022”, ecco che i mercati rispondono negativamente. Mentre l'Istat ha tagliato le stime di crescita relative al primo trimestre del 2019, (con il Pil tendenziale negativo come non accadeva dal quarto trimestre del 2013), il differenziale si impenna fino a 293 punti per poi calare a 286. Al contempo il rendimento del decennale è al 2,71%.
Si registra anche il calo dei bund tedeschi, il cui rendimento tocca il minimo storico a -0,2% nella mattina di venerdì. Ma sono i titoli italiani che fanno peggio della Grecia, come dimostra il rendimento dei Btp italiani a 5 anni: peggio degli omologhi greci. Un risultato così mancava da tre lustri.
Male le Borse, con Piazza Affari che perde oltre un punto percentuale, dopo aver sfiorato il meno 2%. Parigi e Francoforte lasciano oltre un punto percentuale, in linea con il tren negativo anche Londra. Pesano gli annunci di Trump sui dazi al Messico, intrecciando così la lotta all'immigrazione clandestina a manovra commerciali, e il caso auto che tiene banco in Germania.
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