Usa: "Russiagate", la Casa bianca verso la resa dei conti con il procuratore speciale Mueller




Categoria: ESTERI
21/07/2017 alle ore 17:19



New York, 21 lug 09:45 - (Agenzia Nova) - La commissione investigativa speciale chiamata a chiarire il ruolo della Russia nelle elezioni presidenziali Usa dello scorso anno, e le ipotetiche relazioni tra il Cremlino e la campagna del presidente Usa Donald Trump, ha annunciato di aver avviato indagini a carico dell'ex manager di quella campagna, Paul Manafort, con l'ipotesi di riciclaggio di denaro. Manafort, un repubblicano che in passato ha lavorato come consulente per un partito pro-russo ucraino, è anche al centro delle indagini sulla presunta collusione Trump-Russia delle commissioni Intelligence di Camera e Senato Usa; l'ex manager della campagna di Trump ha chiesto per mesi di poter testimoniare di fronte a queste commissioni, e potrà finalmente farlo la prossima settimana, assieme al figlio di Trump, Donald Trump Jr, sulla graticola per un incontro di 20 minuti con un avvocato russo, nel giugno dello scorso anno. Non è chiaro quanto le presunte transazioni illecite abbiano effettivamente a che fare con il "Russiagate": stando alle indiscrezioni, infatti, le transazioni contestate al funzionario riguardano compravendite di immobili a New York effettuate nell'arco dell'ultimo decennio, che il diretto interessato, tramite il suo legale, ha definito "investimenti personali in immobili di natura del tutto ordinaria". La commissione investigativa guidata dal procuratore speciale Robert Mueller, però, ha un potere di indagine del tutto discrezionale, che questi sembra deciso a estendere a questioni per nulla inerenti lo scandalo "Russiagate". Tra Mueller e la Casa bianca di Donald Trump, che definisce le accuse di "collusione" a suo carico una "caccia alle streghe", ed ha contestato sin dal principio la nomina del procuratore speciale, sembra però avvicinarsi il momento della resa dei conti. Stando a indiscrezioni di fonti anonime citate dal "New York Times" e dalla "Washington Post", infatti, la Casa Bianca starebbe raccogliendo quante più informazioni possibili sui membri della commissione investigativa di Mueller, diversi dei quali sono contributori e sostenitori dichiarati del Partito democratico; i collaboratori del presidente Trump starebbero anche valutando le relazioni personali tra Mueller, ex direttore dell'Fbi, e il suo "protetto" e successore alla guida di quell'agenzia, James Comey, il cui licenziamento da parte di Trump ha innescato proprio la nomina del procuratore speciale. L'obiettivo della Casa bianca sarebbe quello di costringere parte dei membri della commissione a ricusarsi per conflitto d'interessi, o addirittura quello di giustificare la revoca del mandato di Mueller da parte del presidente; questi ha formalmente l'autorità di porre fine alle indagini del procuratore speciale, ma così facendo si esporrebbe ad attacchi ancor più duri da parte di chi, sinora senza riscontri concreti, accusa Trump di collusione con la Russia.

 © Agenzia Nova - Riproduzione riservata