La versione di Garpez: fino a sentenza definitiva


Secondo i dati Ocse, l'Italia si posiziona ultima tra tutti i Paesi europei per durata media dei procedimenti civili


di Garpez
Categoria: La versione di Garpez
05/11/2018 alle ore 08:15

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Tempo fa, in un occasione di una delle nostre chiacchierate, abbiamo affrontato il problema della lunghezza dei processi in Italia. Secondo i dati Ocse, l’Italia si posiziona ultima tra tutti i Paesi europei per durata media dei procedimenti civili.

Il tempo medio per la conclusione di un procedimento nei tre gradi di giudizio è quasi 8 anni (2866 giorni), contro una media di 788 giorni nei Paesi Ocse e un minimo di 368 in Svizzera. Il che, ovviamente, scoraggia qualsiasi tipo di investimento nel nostro Paese, il quale, con una media di 1.120 giorni per riscuotere un credito commerciale (circa 3 anni), si posiziona dietro agli altri stati membri europei (eccezion fatta per Grecia e Slovenia); 1.120 giorni è un valore quasi triplo rispetto a Francia (395 giorni), Germania (429 giorni) e Regno Unito (437 giorni).

La giustizia inefficiente presenta, inoltre, ricadute negative sulla struttura dei costi delle imprese (per via dei maggiori oneri collegati a lentezza ed esborsi di natura legale), sul costo del credito (se il tribunale è lento, la sanzione è rinviata, e ciò incentiva comportamenti opportunistici da parte di cittadini e imprese), sulla vita stessa dell’impresa.

Apprendo oggi che, in relazione al processo penale, il MoVimento 5 stelle, per bocca del suo Ministro della Giustizia, ha proposto di sospendere il decorso della prescrizione dopo la pubblicazione della sentenza di primo grado, in quanto non vuole “più sentire i racconti delle famiglie che si presentano di fronte a un giudice il quale è costretto a dir loro che il reato è caduto in prescrizione. La giustizia non ha una data di scadenza”.

Ineccepibile. Se ne parla almeno da un decennio di trasformare in legge un elementare principio di buon senso ed equità che altri Paesi europei e non applicano da molto tempo.

Attenzione, però. Sostenere di sospendere il decorso della prescrizione affinché non si consenta a chi ha commesso un reato di farla franca è una decisione che dev'essere necessariamente coordinata con il principio costituzionale della ragionevole durata del processo (art. 111 Cost.), la cui violazione sistematica ci costa già condanne da parte della Corte di Strasburgo.

Ed infatti gli Avvocati penalisti sono già in stato di agitazione. Torno a ripetermi. Servono investimenti di uomini (magistrati, cancellieri, forze dell'ordine) e mezzi. Altrimenti non si va da nessuna parte.

 

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