Non esiste momento o periodo in cui, a cadenza regolare, non ci si lamenti della crisi economica e dei pochi soldi che, a fine mese, ciascuno di noi si ritrova in tasca.
La soluzione?
Gestire un Centro di Accoglienza Straordinario per migranti tramite Cooperativa Sociale.
Vi garantisco che c'è da guadagnarci.
Tra i soggetti giuridici che possono ospitare cittadini extracomunitari che fuggono dai propri paesi di origine in ragione di conflitti bellici o persecuzioni, oltre ad i Comuni, alle Prefetture ed alle Associazioni, ci sono le Cooperative Sociali che possono gestire le strutture adibite all'accoglienza.
Il sistema funziona più o meno così.
Ogni Prefettura ha la responsabilità della gestione dei bandi che hanno per oggetto l’appalto del servizio di assistenza dei profughi e dei richiedenti asilo politico.
Nel bando vengono indicati i posti disponibili e la relativa copertura finanziaria che risulta essere direttamente proporzionale al numero degli sbarchi.
Le Cooperative Sociali - che per partecipare al bando devono dimostrare di essere in possesso del prescritto certificato antimafia, di idonee strutture in grado di offrire vitto ed alloggio e di specifici mediatori culturali – sono dirette destinatarie dei fondi statali (i famigerati 35 €) riservati a ciascun migrante che, per espressa previsione di legge, non può lavorare dietro retribuzione.
Ecco il guadagno (illecito)i: le Cooperative, anziché destinare quei 35 € al migrante accolto (il quale, nella migliore delle ipotesi riceve circa 2,50 €), trattengono e dividono gli stanziamenti milionari dello Stato (cioè: il nostro denaro), lasciando le strutture di accoglienza spesso nel più completo degrado.
E poi dicono che c'è la crisi….
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