Il Pd dalle poltrone alle sedie


Adesso, è chiaro che ci si possa attaccare a tutto per dire che guardate qua, mica è vero che alla nostra festa non ci viene nessuno ...


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
17/09/2018 alle ore 15:32

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E’ nata una polemica, nel Pd, contro i contatori di sedie: quelli, per intenderci, che hanno postato la foto di Villa de Riseis di Pescara vuota durante una delle prime serate della festa dell’Unità. Compreso Mapero’, of course.

A parte che il mestiere ingrato del giornalista contempla anche quello di contare: il numero dei partecipanti a una manifestazione a un comizio a un concerto o a un evento, spesso mediando tra il proprio occhio e quello che dice la questura (se è una manifestazione politica o di protesta) e gli organizzatori (per i quali i partecipanti sono sempre milioni di milioni), mentre il mestiere del politico è di contare, semmai, gli elettori o i potenziali elettori, e quelli che scappano nel caso del Pd, venerdì scorso a Pescara si è celebrato l’ennesimo paradosso dem.

E’ successo che molti esponenti anche autorevoli del Pd, gli stessi di dagli al contatore di sedie, gli stessi che insomma era notte, il palco era da tutt’altra parte e che roba, abbiano rilanciato postando le foto della platea pienissima per il dibattito con Gianni Cuperlo.

Adesso, è chiaro che ci si possa attaccare a tutto per dire che guardate qua, mica è vero che alla nostra festa non ci viene nessuno (nonostante l’infelice manifesto del segretario provinciale: “Ai nuovi iscritti offriremo una birra gratis”), ma addirittura sbandierare le foto del grande pubblico intervenuto (nella platea, numerosa, non c’erano solo pd, ma tantissimi curiosi, esponenti di altri partiti e persino ex Pd come Pina Fasciani, legata da un rapporto personale di amicizia col relatore) quando Gianni Cuperlo era quello che il Pd voleva cacciare, è davvero enorme e paradossale.

Ricordiamolo: Cuperlo era quello che un gruppo di democrat voleva espellere dal partito insieme a Michele Emiliano “per le reiterate violazioni dello statuto e del codice etico”. Addirittura era nato un gruppo che voleva deferire Cuperlo al Comitato di garanzia nazionale per le interviste rilasciate ai giornali in quanto, si sottolineava, “i mezzi di informazione possono essere utilizzati solo per attività di partito e non per interessi personali e di corrente”.

ps: era cinque mesi fa. Adesso, però, viva Cuperlo e sempre viva (e ieri sera c’è stato Minniti e le sedie sono finalmente piene: chissà se lo saranno anche le urne).

 

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