Abruzzesi nel mondo: rispetto per la storia (senza tagli di nastro)


Si lascino fuori emigranti e terremoto, Rigopiano e Bussi, arrivi e partenze. Piuttosto la politica si rimbocchi le maniche per l'emergenza turismo


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
30/07/2018 alle ore 15:02

Tag correlati: #abruzzo#impaginatoquotidiano#regione

L'Abruzzo nel mondo è un'interessante iniziativa legata alla storia dell'emigrazione italiana (in modo specifico di questa regione) nel mondo. Migliaia sono le pagine scritte da cittadini di questa terra che si sono fatti valere nei cinque continenti.

La cerimonia che si svolgerà il prossimo 3 agosto a Tagliacozzo ha proprio questa valenza: stimolare gli "Ambasciatori d'Abruzzo nel mondo" a dare lustro a questa terra. E conferire l'onorificenza di "Ambasciatore d'Abruzzo nel mondo" a quelle persone di origine abruzzese che, per meriti accademici, culturali, politici, sociali, professionali, si siano positivamente distinte nei paesi stranieri.

Ci permettiamo una coda integrativa, rivolta a quella politica che (fisiologicamente) cerca di mettere e il cappello su queste inziative. La storia degli italiani nel mondo è una storia davvero peculiare e c'è sinceramente poca voglia di fare campagna elettorale. Sono spesso storie di partenze e tristezze, ritorni e vittorie, sacrifici e affetti (lasciati e trovati).

Isomma, è cosa delicata e complessa che merita il massimo: sia in termini di appoggio delle istituzioni sia di interfaccia sociali.

Ecco, l'auspicio che parte da queste colonne è di lasciare fuori dai tagli di nastro emigranti e terremoto, Rigopiano e Bussi, arrivi e partenze.

Se proprio vuole fare qualcosa di utile, la politica si dia da fare per far tornare il turismo. Che in Abruzzo è alla canna del gas.

 

twitter@ImpaginatoTw