Gasdotto Larino-Chieti: sicuri che i no-gas abbiano letto il progetto?


Per la maggior parte le condotte sono sempre completamente interrate e quindi senza alcun tipo di impatto ambientale


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
09/04/2018 alle ore 11:32

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“La scelta del tracciato del metanodotto in oggetto è stata effettuata rispettando le prescrizioni relative a: distanze da fabbricati e nuclei abitati; distanze da cave e miniere; distanze da officine elettriche e sostegni di linee elettriche aeree; parallelismi con ferrovie e strade in genere e acquedotti o fognature”.

C'è scritto nel progetto del gasdotto Larino-Chieti disponibile sul sito del ministero dello sviluppo economico. Lecito chiedersi: chi oggi protesta con flash mob, con striscioni che chiamano a raccolta quanti hanno paura che Abruzzo e Molise vengano “violentate” l'hanno letto davvero tutto il pdf?

Sfogliando i dati tecnici emerge che il tracciato sfrutterà, “per quanto possibile, corridoi tecnologici esistenti, ponendosi in parallelismo con i metanodotti esistenti”. Così il nuovo gasdotto intende essere il completamento della dorsale adriatica di SGI, tra i terminali posti a nord a San Marco e a sud a Larino. L'opera permetterà di collegare le interconnessioni di Pineto e Castelnuovo della Daunia e i vari Stoccaggi gas presenti nel territorio con la rete nazionale Snam Rete gas in modo da realizzare, in sinergia con i gasdotti Snam Rete gas, un importante sistema integrato del trasporto gas nel centro Italia.

Un obiettivo non da poco, considerando che così si riuscirà anche a convogliare a settentrione i flussi dai siti di produzione e di stoccaggio gas in provincia di Chieti e di Campobasso e garantire così la cosiddetta bi-direzionalità dei flussi da un lato e la flessibilità complessiva del sistema nazionale gas dall'altro (nel centro Italia e del medio versante adriatico).

Secondo il progetto, inoltre, proprio per ridurre i tempi, sarà dedicata vasta attenzione alla presenza sul territorio di zone soggette a tutela o vincolo, agli aspetti morfologici territoriali, a quelli geologici e alla rilevanza degli attraversamenti di infrastrutture e corsi d’acqua.

Giova ricordare che per la maggior parte le condotte sono sempre completamente interrate e quindi senza alcun tipo di impatto ambientale come emissioni acustiche, inquinamenti atmosferici o frammentazioni di habitat.

 

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