Ma le sabbie mobili del Nimby non sono il jolly che serve all'Abruzzo (e all'Italia)


Nasce il nuovo partito "Non nel mio cortile" che con una mano chiede lavoro, welfare e sviluppo e con l'altra dice no a tap, tav, gas e infrastrutture


di Leone Protomastro
Categoria: ABRUZZO
04/04/2018 alle ore 18:07

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La botte piena e la moglie ubriaca, diceva un vecchio adagio. E'impossibile ottenere entrambi e tutti in cuor loro lo sanno, anche se fanno finta di nulla. Ma la politica e la propaganda che accende i bracieri, anziché stemperare i tizzoni ardenti lo ignora.

E così nasce il partito Nimby, Not In My Back Yard ("Non nel mio cortile") che con una mano chiede lavoro, welfare e sviluppo e con l'altra dice no a tap, tav, gas e infrastrutture.

Come se ne esce? Inutile chiedere responsabilità e voli pindarici a chi ha portato finanche bimbi di 5 anni a manifestare in Salento contro il gasdotto Tap. Spia di un malessere sociale elevato al cubo, dove si strumentalizzano figli e nipotini pur di ottenere 3 minuti di visibilità sui tg regionali. E non fa nulla se in Spagna un gasdotto simile non produce danni e non fa scappare i turisti (ma fa scendere il peso della bolletta per famiglie e imprese). Non fa nulla. Lì si può, perché non è qui.

Il nodo è un altro: dove conduce questa deriva oltranzista che stoppa il progresso, che chiude a nuovi impulsi, che fa della retorica idiota la propria bussola quando invece serve qualcuno che, pancia a terra, studi i dossier e si inventi come ricominciare a fare pil e ad assumere? Ecco il punto.

Dicano i signori del no aprioristico dove troveranno posti di lavoro, contratti. Forse nelle prebende che gli enti locali elargiscono facendo aumentare il buco nero dei conti regionali? Forse nelle partecipate che segnano solo rosso e che comporteranno più tasse per tutti a lungo andare?

Forse nei privilegi che fino a ieri hanno zavorrato Pantalone?

Compresi quelli che se la sono svignata in pensione a 50 anni e che oggi urlano in piazza contro chi una qualche misura dovrà pur applicarla per evitare le clausole di salvaguardia. A meno che questi signori non abbiano mai visto uno straccio di Finanziaria. E allora è davvero un'altra partita: che si gioca (anche in Abruzzo) solo a perdere.

 

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