Parco Nazionale della costa teatina, tutto tace (ma i nodi restano)


Il deputato di art 1 Gianni Melilla lancia l'appello: "La Regione esca dalle ambiguità"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
13/02/2018 alle ore 07:20

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“Il Governo vari, prima della fine della legislatura, il decreto per la perimetrazione del Parco Nazionale della costa Teatina”. Così Gianni Melilla, deputato abruzzese alla camera con Art.1-MDP, lancia un appello all’attuale governo sulla necessità di stabilire i confini del Parco Nazionale della costa teatina.

La questione risale a più di venti anni fa, quando la zona di costa nella quale dovrebbe sorgere il parco è stata individuata come ‘prioritaria area di riferimento per l'istituzione di un parco nazionale’ nell’ambito della legge N. 344 del 1997 ad opera del deputato abruzzese Angelo Staniscia.

Nel 2001, con la legge N.93 viene istituito ufficialmente il Parco Nazionale della Costa Teatina e contestualmente vengono assegnati finanziamenti per 1.000 milioni di lire.

Da quel momento un lungo silenzio durato oltre dieci anni, nei quali più nulla è stato fatto per contribuire alla realizzazione del progetto.

Nel 2014 l’architetto Pino De Dominicis viene nominato Commissario Nazionale del Parco Nazionale della Costa Teatina, e l’anno successivo presenta una proposta di perimetrazione del parco di 10.400 ettari di superficie passando per i comuni di Ortona (Val di Foro), San Vito, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Pollutri e Villa Alfonsina e San Salvo.

“La proposta di perimetrazione di De Dominicis dorme nei cassetti della Presidenza del Consiglio dei Ministri per pressioni intollerabili di chi da anni boicotta sistematicamente, ogni tentativo di tutelare il tratto costiero della provincia di Chieti” -accusa Melilla in una nota- “La Regione Abruzzo e pochi sindaci si sono resi protagonisti di una ostile e intempestiva proposta di modifica di quanto stabilito dal commissario De Dominicis e ora la perimetrazione è ferma, e il Parco non decolla”

“Bisogna tornare alla carica con forza per chiedere al Governo di fare il suo dovere e alla Regione di uscire dalle sue ambiguità -prosegue l'onorevole- E' ora di tornare alla mobilitazione questa volta non ‘contro’ ma ‘per', per istituire cioè finalmente il Parco Nazionale della Costa Teatina ed utlizzare le risorse a disposizione per la tutela delle biodiversità e per favorire l'occupazione nelle varie attività economiche volte a promuovere il territorio della Costa dei trabocchi.”

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