Strada dei Parchi, perché è inammissibile (e folle) fermare i cantieri


Due scosse di terremoto in pochi giorni confermano che attendere ancora può essere deleterio


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
06/12/2017 alle ore 16:12

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Strada dei Parchi, perché è inammissibile (e folle) fermare i cantieri. Due scosse di terremoto in pochi giorni confermano che attendere ancora può essere deleterio. E' la ragione per cui i lavori di messa in sicurezza non sono più rinviabili.

Dpo il sisma due giorni fa ad Amatrice, nel reatino, di magnitudo 4.2 ecco un'altra scossa questa volta nell’aquilano, di magnitudo 2.9. “Quante nuove scosse dovremo aspettare per capire che questa zona è ad alto rischio e che i lavori di messa in sicurezza delle principali arterie autostradali non sono più rinviabili?” si chiede Cesare Ramadori, Amministratore Delegato di Strada dei Parchi, società del Gruppo Toto Concessionaria delle Autostrade A24 e A25.

 

“La messa in sicurezza di A24 e A25 si sta bloccando – ragiona -: i cantieri già previsti e attivati per i lavori saranno costretti a chiudere uno dopo l’altro e i lavoratori, oltre 700, andranno a breve a casa. I fondi europei previsti saranno disponibili solo dal 2021 e l’anticipazione delle somme garantita dal Ministero delle Infrastrutture tramite Cassa Depositi e Prestiti, a causa di un intoppo burocratico, è stata però improvvisamente bloccata”.

 

Sul punto si registra il richiamo della senatrice Pd Stefania Pezzopane, secondo cui “non possiamo aspettare, sono preoccupatissima”. Hanno ragione i sindaci ed i sindacati che in questi giorni hanno lanciato anche loro l’allarme sulla necessità di mettere in sicurezza antisismica l'A24 e l'A25, prosegue. “Va risolto il problema e la soluzione è a portata di mano, con Cassa depositi e prestiti o con le anticipazioni. Ora, di fronte ad ennesimi eventi sismici, è necessario che il governo sblocchi la situazione, anche eventualmente nella legge di bilancio che ora è alla Camera".

 

"Proprio a questo scopo, come è noto - prosegue Pezzopane - ho presentato emendamenti sia al decreto fiscale che alla legge di bilancio per consentire al concessionario Strade dei Parchi di utilizzare come anticipazione quanto dovuto all'Anas per la prosecuzione dei cantieri, ma queste soluzioni non hanno trovato conforto al Senato. Doveva arrivare un testo riformulato del mio emendamento ma non è arrivato. La burocrazia ed i cavilli, lo strapotere di Anas sulle burocrazie ministeriali, bloccano un'iniziativa assolutamente scontata. Realisticamente la legge di bilancio sarà l'ultimo intervento economico di rilievo prima della scadenza della legislatura. Va trovata una soluzione alla Camera, il mio è un appello al governo, non va ignorato lo stato di quelle autostrade che da 9 anni subiscono eventi sismici, di cui anche in questi giorni abbiamo sentito la portata e la gravità”.

 

Ma se da un lato con le nuove scosse non ci sono stati danni, per fortuna, anche grazie all'accelerazione dei lavori in atto, puntualizza Ramadori, dall'altro “è evidente che questa zona non ha bisogno di tentennamenti, ricordo che lungo queste autostrade transitano 40 mila auto al giorno: sono la principale via di collegamento del centro Italia”.

 

E fissa in rosso un passaggio parlmenbtare che potrebbe portare buone nuove: “Auspico vivamente che la vicenda possa evolvere positivamente, magari in occasione degli imminenti passaggi parlamentari della Legge di Stabilità in discussione in questi giorni alla Camera, in maniera che i cantieri possano proseguire velocemente, senza doversi fermare: i lavori di messa in sicurezza non sono più procrastinabili”.

 

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