sabato 27 aprile 2024
sabato 27 aprile 2024
Sarà Biondi il nome della destra per le regionali abruzzesi? Le prossime politiche saranno per il sindaco dell'Aquila un "allenamento" tra le fila di Fratelli d'Italia?
Giorgia Meloni, leader di Fdi in tour a Pescara, ha smentito ma le voci continuano a rincorrersi. E'chiaro che la vittoria siciliana di Nello Musumeci, dopo l’elezione di Pierluigi Biondi a sindaco dell’Aquila e la crisi del Pd renziano sono tre carte sul tavolo politico regionale. Lecito chiedersi: su quali persone si punterà per creare una coalizione forte, capace di vincere anche nelle altre regioni?
Ad alcune di queste domande ha fornito le prime risposte la leader di Fratelli d’Italia che ha presentato il neo costituito gruppo consiliare in Comune, di cui fanno parte l'ex presidente della Provincia Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore.
Tra i papabili per la candidatura alle prossime politiche qualcuno comincia a far circolare il nome del sindaco Biondi, tra l’altro amico della Meloni. “Non ne ho mai parlato con Pierluigi, onestamente mi pare molto difficile – afferma la segretaria nazionale di FdI a margine dell’ incontro pubblico -. Lo conosco bene, non mi sembra una persona che dopo pochi mesi che è stata eletta sindaco, possa abbandonare la sua città. Siamo persone serie– aggiunge-, non credo l'abbia pensato e in ogni caso io glielo sconsiglierei”.
A proposito delle elezioni siciliane Meloni mostra grande soddisfazione. "Sapete quanto Fratelli d'Italia si è spesa per l'opzione di un centrodestra che si presenta compatto ma su una proposta chiara. Io sono contenta del risultato siciliano – prosegue- perché ci dà un'idea di cosa bisogna fare in futuro. Per la leader di destra la vittoria in Sicilia e quella in altre competizioni dimostrano che “si vince avendo il coraggio di dire la verità, di dire le cose come stanno, di affrontare le vere questioni che riguardano i cittadini".
Molti gli esponenti di centrodestra pronti ad accogliere la Meloni nella Sala consiliare a Palazzo di Città, omaggiata pure da un mazzo di fiori tricolore. Presenti il Segretario provinciale FdI- An Armando Foschi, il Coordinatore regionale Giandomenico Morra, e il portavoce del partito al Comune di Pianella Emidio Isidoro. In prima fila molti esponenti del centrodestra pescarese, come l’ex sindaco Luigi Albore Mascia e i consiglieri forzisti Fabrizio Rapposelli e Vincenzo D’Incecco.
L’onorevole si sofferma poi a parlare del nuovo acquisto di FdI, Guerino Testa, fino a ieri consigliere comunale, nella città adriatica, con la lista civica “Pescara in Testa”: “Abbiamo bisogno di una classe dirigente come questa, formata da persone che possono guardare negli occhi i cittadini, che per un determinato periodo si sono trovati senza un riferimento e che oggi, da una lista civica, tornano in un partito”.
Testa spiega i motivi che lo hanno spinto ad avvicinarsi a FdI, visto che precedentemente era stato in Forza Italia e Ncd: “Condividiamo temi e valori con Giorgia Meloni, la quale ha dimostrato di essere un leader di rilievo del centrodestra e che sono sicuro potrà presto diventare anche un leader di governo e presidente del Consiglio. Quando ero presidente della Provincia, Berlusconi e Alfano decisero di fare due partiti - prosegue Testa -. Poi le cose sono andate diversamente e appena Ncd ha deciso di virare in maniera chiara a sinistra, tutti noi abbiamo deciso di tornare in blocco nella lista civica Pescara in Testa. Ci siamo impegnati nei comitati per il no al referendum costituzionale - aggiunge l'ex presidente della Provincia - e dal primo giorno abbiamo fatto opposizione senza se e senza ma al governo cittadino, restando sempre con convinzione all'interno del centrodestra". Al riguardo Meloni osserva: “Fratelli d'Italia è stata fondata da me, da La Russa e da Guido Crosetto, quest'ultimo proveniente da una storia completamente diversa, nel tentativo di dare un futuro alla storia della destra italiano, ben sapendo che fosse necessario allargare il perimetro ad altre esperienze politiche”.
Il segretario di Fratelli d'Italia sottolinea che "soprattutto in un tempo post-ideologico, bisogna essere molto bravi, su un programma e su dei contenuti, a raccogliere tutte le persone di buona volontà, che si vogliono prendere in mano e costruire questa nazione. Alle ideologie - conclude Meloni - io rispondo con l'appartenenza, perché è l'amore per l'Italia che vince".
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