Ilva, Calenda annulla il tavolo al Mise: garantire gli stipendi


Sciopero dei lavoratori contro il piano aziendale


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
09/10/2017 alle ore 16:39



Salta il tavolo sull'Ilva al ministero dello Sviluppo economico. Davanti ai sindacati e ai rappresentanti di Ancelor Mittal il ministro Carlo Calenda ha precisato che per far ripartire la trattativa bisogna tener fede agli accordi di luglio, con i quali si garantivano i livelli retributivi. "Abbiamo iniziato l'incontro con l'azienda comunicando che l'apertura del tavolo in questi termini è irricevibile - ha spiegato il titolare del Mise -, in particolare per gli impegni sugli stipendi e l'inquadramento, su cui c'era l'impegno dell'azienda. Come governo, non possiamo accettare alcun passo indietro sulle retribuzioni e sugli scatti di anzianità acquisiti". La delegazione aziendale dell'Ilva ha espresso "sconcerto" per una "decisione del tutto inattesa" ma la decisione del ministro è stata accolta con favore sia dai sindacati che dalla politica. "L'azienda pretende di licenziare tutti i lavoratori dell'ex gruppo Ilva per poi assumere quelli esclusi dall'esubero con la formula del Jobs Act - ha spiegato la deputata del Pd Cristina Bargero -. Appoggio le forme di protesta dei lavoratori e la posizione del ministro Calenda, che hanno visto cambiare i termini dell'accordo dall'oggi al domani. L'aggiudicazione al gruppo AM InvestCo Italia degli stabilimenti Ilva è stata siglata a condizione che mantenesse i 10 mila occupati e la parità contrattuale e salariale, oltre alla questione ambientale, come il decreto Calenda aveva stabilito. La trattativa con i sindacati non può prescindere da queste condizioni, decisive per l'aggiudicazione".

Pieno appoggio a Calenda anche da Ap. ''Bene ha fatto il ministro ad aggiornare il tavolo tra sindacati, governo e Am Investco - ha commentato Maurizio Lupi -. Il mancato rispetto degli accordi di luglio sui salari e sugli scatti di anzianità acquisiti non permetteva di andare avanti nella trattativa". "Finalmente il governo batte un colpo sull'Ilva, merito del ministro Calenda che non si piega alle pretese di una azienda che pensa di poter fare ancora il bello ed il cattivo tempo a Taranto e non solo - ha osservato la deputata di Forza Italia Renata Polverini -. Speriamo che ora che il ministro tenga la posizione anche sul Jobs act, perché sarebbe una vittoria di Pirro bloccare gli esuberi mentre si espongono tutti i lavoratori al licenziamento".

La giornata in tutti gli stabilimenti Ilva è iniziata con la mobilitazione dei lavoratori proclamata da Fim, Fiom, Uilm e Usb contro i tagli della forza lavoro annunciati da AMInvestCo Italy insieme alle nuove condizioni di inquadramento contrattuale dei dipendenti. E l’adesione a Taranto, Genova, Novi Ligure, è stata quasi totale. 

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