Libia, Salvini: Napolitano andrebbe processato

Giorgio Napolitano dovrebbe "essere processato". Il leader della Lega Nord Matteo Salvini torna ad attaccare l'ex capo dello Stato, il quale in una intervista chiarisce che l'intervento in Libia contro Gheddafi del 2011 non fu deciso da lui, ma dal governo di allora, guidato da Silvio Berlusconi. La maggioranza di governo e Mdp fanno quadrato intorno all'ex presidente condannando le parole del segretario del Carroccio mentre per il M5s è in atto un "ridicolo scaricabarile". "Napolitano non dovrebbe essere intervistato, pagato e scortato, dovrebbe essere processato", scrive Salvini su Twitter commentando l'intervista a 'La Repubblica' dell'ex capo dello Stato. "Da Salvini parole inaccettabili e che, peraltro, dimostrano scarsa memoria", replica il ministro della Giustizia Andrea Orlando, esprimendo solidarietà e vicinanza a Napolitano. A difesa del presidente emerito intervengono anche i ministri delle Regioni Anna Finocchiaro, delle Politiche agricole Maurizio Martina e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Solidarietà a Napolitano è espressa anche dai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, e dagli esponenti del Pd, di Mdp e di Ap. Per Forza Italia, invece, interviene il senatore Maurizio Gasparri, secondo cui sono "sbagliate le minacce a Napolitano" anche se lui "impose una guerra sbagliata alla Libia". Infine, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5s) scrive su Facebook: "In queste ore, leggo di un ridicolo scaricabarile tra l'ex Presidente della Repubblica Napolitano e l'ex presidente del Consiglio Berlusconi sulle responsabilità dell'intervento militare in Libia. L'unica certezza - conclude - è che per le loro scelte scellerate a pagare sono stati un'altra volta gli italiani".

 © Agenzia Nova - Riproduzione riservata