Tutti i rischi e le paure del 5G in Abruzzo


A Canistro è già mobilitazione


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
02/04/2019 alle ore 16:02



11 i centri abruzzesi selezionati tra i primi sperimentatori della tecnologia 5G, grazie alla quale sarà possibile usufruire di connessioni mobili superveloci. Tuttavia il primo test non va molto a genio a cittadini e amministratori, preoccupati per eventuali ripercussioni sulla salute delle onde elettromagnetiche. Da qui la mobilitazione, innescata dalle opposizioni di uno dei centri selezionati, Canistro (AQ)
Nello specifico, il consigliere di opposizione di Canistro, Angelo Mariani, fa un appello al sindaco Angelo Di Paolo, affinché non vengano rilasciate le suddette concessioni e invita i cittadini alla mobilitazione contro quello sembrerebbe essere “un attentato alla salute di tutto il territorio”. 

“Ci auguriamo che il sindaco metta in atto tutte le misure necessarie per respingere questo rischio che va a ledere i cittadini", spiega Mariani, “Il 5G viaggerà su frequenze altissime e mai usate finora, fino a 27,5 GHz (mentre con il 4G si arriva al massimo a 2,6 GHz): un’energia 11 volte superiore, rendendo possibile le connessioni mobili superveloci: antenne, modem che verranno implementati sugli smartphone, base station che sui tetti diffonderanno il segnale. Abbiamo avuto modo di confrontarci con diversi amministratori locali e abbiamo deciso di mobilitarci contro un progetto che è una vera e propria vergogna. Non siamo disposti ad essere usati come cavie. Canistro è un paese che vive prevalentemente di turismo, qui abbiamo le sorgenti dove sgorga la nostra preziosa acqua, un patrimonio ambientale che va preservato e che è uno dei fiori all'occhiello di tutta la regione.
Il rischio è che l’esposizione alle onde elettromagnetiche aumenti in modo esponenziale i rischi per la salute, favorendo la possibile alterazione del funzionamento delle cellule, come evidenziato da diversi studi scientifici. Timori che accrescono tra i cittadini, tanto che nelle scorse settimane è nata l' "Alleanza nazionale Stop 5G”.
Mariani conclude dicendo che si sta valutando ogni strada possibile per scongiurare il suddetto rischio ma l’ultima parola spetta all’amministrazione comunale. 

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