Vitalizi, Senato dice no a iter breve. M5s: "Il Pd si rimangia la parola"


Zanda: "La richiesta dei grillini è solo un bluff, si voterebbe sempre a settembre"


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
01/08/2017 alle ore 17:25



Non ci sarà nessun taglio ai tempi di approvazione della legge sui vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali. L'Aula del Senato ha respinto a larga maggioranza la richiesta del M5s di seguire la procedura d'urgenza e il provvedimento dovrebbe essere votato dopo la metà di settembre. I grillini puntano il dito contro il Pd e lo accusano di rimangiarsi la parola. Ma per il partito di Matteo Renzi quello dei Cinquestelle è solo un bluff, perchè in ogni caso il dibattito in commissione sarebbe iniziato dopo la pausa estiva. La procedura abbreviata, infatti, avrebbe solo dimezzato da 60 a 30 i giorni assegnati alla commissione di merito per discutere il provvedimento. I grillini hanno cominciato a protestare in Aula già durante l'intervento del capogruppo del Pd Luigi Zanda. Il senatore democratico ha definito la richiesta del M5s "un bluff" perché, ha spiegato, "se anche l’Aula dovesse accoglierla, il dibattito in commissione non potrebbe iniziare prima di settembre. Con questa richiesta i Cinquestelle - ha osservato - vogliono apparire all’opinione pubblica i campioni dell’antipolitica e i rappresentanti delle forze antisistema. Veramente non si accorgono che usano dei metodi da regime". Anche il senatore di Sinistra italiana Peppe De Cristofaro ha precisato che "la questione va affrontata seriamente e non cercando facili effetti propagandistici, siamo invece contrari alla procedura d’urgenza e al tentativo di ridurre il Senato a un ruolo di passacarte". Ma i grillini hanno alzato il tono della polemica. "Non la passeranno liscia - hanno scritto sul blog di Beppe Grillo -. Il Pd ha l’enorme responsabilità di aver illuso i cittadini che per una volta avrebbero votato un provvedimento giusto dopo migliaia di voti vergogna. Faremo nomi e cognomi di chi saboterà il provvedimento e salvare i vitalizi perché gli italiani devono sapere con chi hanno a che fare". "Il Pd si è già rimangiato la parola - ha aggiunto Luigi Di Maio -. Oggi al Senato hanno votato contro i vitalizi. Niente è peggio della loro ipocrisia, ma non finisce qui". La senatrice Paola Taverna ha usato termini ancora più pesanti. "Vomito Pd - ha scritto su Facebook -. Hanno fatto tutto lo schifo del mondo ma ora sull'abolizione dei vitalizi ci devono pensare bene. Per fregare gli italiani con le banche quanto ci avete pensato? Li dovete guardare bene e ricordarli uno per uno". Contro la richiesta del M5s di abbreviare i tempi della legge, oltre al Pd, hanno votato anche tutti gli altri partiti, a esclusione della Lega. "La nostra posizione è chiara e l'abbiamo appena espressa alla Camera con il voto a sostegno del disegno di legge e anche oggi al Senato - ha precisato Gian Marco Centinaio -. Spiace constatare che ancora una volta questo governo e questa maggioranza restano indifferenti alle richieste che arrivano dagli italiani. Abolire anche per il passato i vitalizi in tempi veloci sarebbe stato finalmente un bel segnale della politica alla gente".

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