Buongiorno dottoressa,
mi chiamo Alberto ed ho 30 anni, e qualche mese fa ho fatto la proposta di matrimonio alla mia fidanzata. Con lei sto bene, solo che da un po' di tempo ho alcuni dubbi riguardo al matrimonio….ho paura del cambiamento ed anche di dipendere da mia moglie….spesso mi domando:” la sposo perché la amo o perché dipendo da lei?” sono molto confuso….la prego mi aiuti a fare chiarezza.
Alberto C.
Caro Alberto,
nel momento in cui si fanno scelte importanti a volte capita di avere dei dubbi ed essere confusi, proprio perché vorremmo avere la certezza di non sbagliare...ma dobbiamo essere consapevoli che non possiamo avere tutto sotto controllo.
I cambiamenti nel corso della vita spaventano sempre in quanto la paura dell'ignoto ci accompagna fin da piccoli, come del resto la ricerca della certezza. Spesso nei rapporti di coppia un partner cerca di controllare l'altro e imporre il proprio punto di vista per acquisire il controllo della situazione e dunque potere. La maggior parte delle persone a volte per paura dell'ignoto preferisce “ una triste realtà” e dunque adattarsi a situazioni spiacevoli e disfunzionali per il proprio benessere psico-fisico.
Le emozioni represse sono la conseguenza di problemi psicologici che comportano una difficoltà di comprensione di sé e degli altri. Per tale ragione è importante essere flessibili e accettare punti di vista diversi per poter gestire le difficoltà nel migliore dei modi. Una volta le coppie non si separavano dato che la cultura di quei tempi non permetteva il divorzio e , di conseguenza molte coppie erano “condannate all'infelicità”.
Allo stato attuale il divorzio è possibile, anche se molte persone spesso non sono pronte ad affrontare questo cambiamento. Nei rapporti di coppia che entrano in crisi sono frequenti gli attacchi distruttivi verso l'altro partner, provocando inadeguatezza e senso di colpa. Se i conflitti non vengono risolti attraverso una sana negoziazione, la situazione sarà sempre più tesa, portando al distacco emotivo tra i partner. I conflitti non risolti determinano una relazione insoddisfacente ed i partner avranno la tendenza a vedere solo gli aspetti negativi dell'altro., trascurando le risorse e tutto ciò che ha creato soddisfazione nella relazione.
Spesso non è tanto il fatto in sé che genera il conflitto ma l'interpretazione che viene data della situazione. Oltre alla paura del cambiamento, vi è un’altra paura: potresti aver risolto il problema della dipendenza dai tuoi genitori ma potresti ancora avere un problema di dipendenza se sei una di quelle persone che vanno via di casa e che al momento di sposarsi hanno sciolto un rapporto dipendente per contrarne un altro. Ciò significa che non hai risolto il problema della dipendenza ma l'hai semplicemente spostato.
Dipendenza.....doveri.....parole che non dovrebbero essere associate al concetto del matrimonio, dato che un rapporto fondato sull'amore è quello in cui l'uno permette all'altro di essere ciò che vuole, senza attendersi né pretendere nulla. Il matrimonio è un'unione che si basa sull'opposto della dipendenza, in quanto deve basarsi sul rispetto dell'altro. Rifletti su questo concetto e considera ora qual'è la realtà che stai vivendo con il tuo partner.
“Ciò che conta in un matrimonio felice non è tanto quanto si è compatbili, ma come ci si relaziona con l’incompatibilità.”
George Levinger