Istat: A giugno la disoccupazione scende a 11,1%, buoni risultati per donne e giovani


Gentiloni: "Fiducia nel Jobs Act e ritorno alla crescita". M5s: "È lavoro precario, festeggiano sulla pelle della povera gente"


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
31/07/2017 alle ore 17:38



Cala la disoccupazione a giugno, anche tra i giovani, e cresce il numero degli occupati, trainato dal record delle donne e dei dipendenti a tempo determinato. È questa l'immagine del mercato del lavoro fornita dall'Istat. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni parla di buone notizie e tutto il Pd sottolinea gli effetti positivi del Jobs act. Ma le opposizioni frenano l'entusiamo, ricordando che si tratta sempre di lavoro precario. Secondo l'Istat, il tasso di disoccupazione a giugno scende all'11,1 per cento, in calo di 0,2 punti rispetto a maggio. Dopo l'incremento del mese precedente, la stima delle persone in cerca di occupazione diminuisce del 2 per cento (-57 mila), tornando su un livello prossimo a quello di aprile. La disoccupazione torna a scendere anche tra i giovani, attestandosi al 35,4 per cento, in calo di 1,1 punti rispetto a maggio. Gli occupati recuperano parzialmente il calo registrato a maggio (-53 mila) e a giugno crescono di 23 mila unità (+0,1%) su base mensile. Aumentano soprattutto i dipendenti a termine, che crescono di 37 mila unità in un mese, attestandosi a quasi 2,7 milioni. Si tratta del livello più alto dal 1992. Il tasso di occupazione è al 57,8 per cento, in aumento di 0,1 punti. Determinante l'occupazione femminile, che a giugno sale al 48,8 per cento (+0,2 punti), toccando il livello più alto registrato dall'inizio del 1977. Le "buone notizie" vengono accolte con soddisfazione dal premier Gentiloni, che su Twitter scrive: "meno disoccupati, anche tra i giovani. Aumenta il lavoro delle donne. Fiducia nei risultati del Jobs Act e ritorno alla crescita". Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, "al di là delle oscillazioni mensili, questo mese di segno positivo, il dato incoraggiante è la conferma della costante crescita di medio lungo periodo dell'occupazione e della contestuale diminuzione dei disoccupati e degli inattivi". Il ministro richiama l'attenzione soprattutto sul calo della disoccupazione giovanile, e assicura: "perché possa diminuire ancora concentreremo ulteriormente su questo obiettivo gli interventi della prossima legge di bilancio". In quest'ottica, si fa sempre più strada l'ipotesi di un taglio strutturale del cuneo fiscale per l'assunzione a tempo indeterminato dei giovani. "I numeri che crescono ci dicono che la direzione del Jobs act è quella giusta", scrive il ministro per lo Sport Luca Lotti. E il titolare della Farnesina, Angelino Alfano, rivendica le scelte fatte in questi anni. "Senza di noi - sostiene - tutto questo non sarebbe stato possibile. Per questo rivendichiamo le scelte fatte in questi anni. La nostra tenacia e il nostro coraggio stanno dando i risultati che speravamo". Soddisfatto anche il Pd, ma il M5s incalza: "sono aumentati inattivi ed emigrati laureati. Chi festeggia per un +0,2 per cento di contratti precari, lo fa sulla pelle della povera gente". Per il senatore di Forza Italia Lucio Malan, infine, "i timidi miglioramenti sono da attribuire più a una situazione economica internazionale in miglioramento che alle vantate riforme dei governi a guida Pd. A prezzo di oltre 20 miliardi l'Italia è ancora tra i peggiori d'Europa e ci sono 700 mila disoccupati più di quando Berlusconi fu costretto alle dimissioni da una congiura di palazzo", conclude.

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata