La risposta di Freud: la paura del rifiuto


Incidono alcune esperienze negative avute nel corso della vita


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
27/02/2019 alle ore 15:11



Buongiorno dottoressa,

mi chiamo Franco ho 25 anni e da qualche mese sono andato a vivere da solo.  Vivo continuamente nella paura di essere rifiutato, specialmente da quando la mia storia è finita due anni fa, in quanto la mia ex fidanzata mi ha lasciato per un altro. Da allora penso spesso che nessuno mi voglia e questo pensiero mi ha fatto chiudere molto in me stesso….
La prego mi aiuti a capire.
La ringrazio l’attenzione.
Franco C.


Cara Franco mi dispiace molto per la tua situazione e immagino la sofferenza che  stai provando in questo momento.
La paura di essere rifiutati è molto comune, magari in alcuni è più forte probabilmente a causa di alcune esperienze negative avute nel corso della vita. Il problema è che con il passare del tempo, ciò potrebbe comportare una chiusura  di fronte a qualsiasi persona. L’essersi  sentiti rifiutati ha prodotto un costante senso di inadeguatezza che comporta una bassa autostima persistente.
Le persone che sono state rifiutate, si sentono continuamente a disagio e per tale ragione non vogliono dare fastidio, in quanto pensano sempre di non dover disturbare. Sono persone che hanno bisogno di recuperare la fiducia in loro stesse, e di ritrovare il contatto con il mondo delle emozioni. 
Quali sono le reazioni più comuni al rifiuto?
- la rabbia;
- il senso di colpa;
- le ossessioni.
Ovviamente nessuna di queste reazioni è positiva e soprattutto influisce negativamente sul nostro benessere psico-fisico. In realtà noi non reagiamo agli eventi ma alla percezione che abbiamo di questi, ovvero secondo l’importanza che attribuiamo a tale situazione.
Per tale ragione per affrontare meglio il rifiuto è opportuno cambiare alcune convinzioni che ci fanno avere una visione distorta delle situazioni.

Prima di tutto dobbiamo imparare a praticare il distacco, in modo da non starci troppo male; spesso quando siamo rifiutati tendiamo a generalizzare e ci convinciamo di non essere abbastanza buoni o meritevoli di attenzioni.
Di fronte ad un rifiuto le nostre paure ed insicurezze prendono il sopravvento e di conseguenza perdiamo di vista la realtà ma, vediamo soltanto un riflesso della nostra insoddisfazione, della paura di affrontare una nuova realtà.
Il rifiuto è un qualcosa che la maggior parte di noi sperimenta durante l’infanzia e di conseguenza se non viene elaborata nel modo giusto, ogni qualvolta che  qualcuno potrà rifiutarci, potrebbe riaprirsi una ferita mai chiusa. Da ciò potrebbero nascere reazioni altamente disfunzionali di fronte ad un rifiuto. Bisogna mentalizzare che il rifiuto fa parte delle relazioni sociali ed è per questo che possiamo essere rifiutati ma anche rifiutare, quando magari qualche situazione o  qualcuno  che non ci piace  ci procura disagio.

 “impara a dire di no, non lasciare che la tua bocca sovraccarichi la tua schiena”
Jim Rohn