Il 30 ottobre 1961 a Roma moriva Luigi Einaudi, economista, politico e soprattutto indimenticabile Presidente della Repubblica. Pochi mesi dopo, nel 1962, per volere del Partito Liberale Italiano e del suo segretario Giovanni Malagodi fu costituita a Roma la Fondazione Luigi Einaudi. Lo scopo allora come adesso è quello di mantenere vivo e anzi rilanciare il pensiero einaudiano, specie del pensiero liberale.
In questi 57 anni è stata considerata sempre più un pensatoio per i liberali collocati a destra, a sinistra o al centro. Nel crollo del 1992-93 finirono sotto le macerie tutti i partiti ideologici, quelli che avevano rappresentanti politici di indubbie qualità intellettuali, pensatori ed accademici.
Ma la Fondazione già nel 1984 con una modifica statutaria aveva sancito la propria indipendenza dal partito liberale, questa fu una scelta che ne prolungò l’esistenza perché tutte le altre fondazioni politiche furono distrutte da una caccia alle streghe e da un’assenza quasi totale di finanziamenti, anche per lo stesso timore di parte dell’imprenditoria e della finanza italiana.
Nonostante ciò l’attività di ricerca e di studio, con conferenze e pubblicazioni di gran pregio, ultima, considerata come studio-ricerca è “Il gioco della Democrazia – La Democrazia in gioco” edita nella primavera del 2018, non è stata mai interrotta, anzi dal 2016 con l’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione guidato dall’avvocato Giuseppe Benedetto, i lavori e le attività hanno assunta una nuova spinta, in parte moderna, con l’utilizzo accurato dei social network e di un sito web (www.fondazioneluigieinaudi.it) con migliaia di visitatori.
Ciò è sicuramente da interpretare in contro tendenza rispetto alla scomparsa di soggetti politici liberali, in grado di interpretare il pensiero di Einaudi, di Croce e di tanti altri intellettuali che hanno espresso al meglio il pensiero del liberalismo in Italia.
Per continuare la propria attività, nel segno della qualità finora tracciata, la Fondazione Luigi Einaudi sta lanciando una straordinaria campagna di raccolta fondi che sia in grado di dare sostegno e mantenere ferma ed alta la voce, ma anche di coinvolgere giovani e meno giovani. Soprattutto per loro anche quest’anno la scuola di liberalismo, punto di eccellenza della Fondazione, con due sedi, a Roma e a Milano avrà docenti di eccellenza in grado di fornire uno “sguardo di sbieco” come ama definire la scuola il suo direttore scientifico, il filosofo Corrado Ocone.
Perché tutto questo continui, sono sufficienti due minuti e l’amore per la libertà. #vogliochecontinui https://www.fondazioneluigieinaudi.it/sostieni-la-fle/
twitter@ImpaginatoTw