I sindacati chiamano la politica. I vertici della Fai Cisl chiederanno un tavolo di confronto con i 4 candidati alla presidenza della Regione Abruzzo per far loro conoscere la situazione degli ex dipendenti Santa Croce di Canistro (AQ) . Una situazione, da tempo lasciata cadere nel vuoto.
Ecco le richieste del sindacato: “Come, purtroppo, era facile immaginare, la nostra ennesima sollecitazione al governo regionale di un paio di settimane fa, volta ad ottenere la convocazione di un tavolo sindacale per trovare soluzioni al dramma che coinvolge gli ex dipendenti Santa Croce di Canistro (AQ) è caduta, come le altre, nel vuoto. Preso atto che l’esecutivo uscente, a meno che non ci smentisca clamorosamente, si sta disimpegnando dalla difficile vertenza, preferendo lasciare la questione a chi verrà dopo, abbiamo comunque il dovere, come rappresentanti dei lavoratori, di percorrere tutte le strade possibili affinché le aspettative legittime di chi ha perso il lavoro, non per colpa della crisi, ma a causa della difficoltà politica e burocratica di rispondere ai bisogni dei lavoratori, non vengano ulteriormente modificate. Il silenzio su questa vertenza non lo percorreremo mai. Al riguardo, infatti, nei prossimi giorni chiederemo un confronto ai 4 candidati alla Presidenza della regione Abruzzi per far conoscere loro la gravissima attuale situazione e capire quale sarà il loro impegno rispetto a questo caso e quali politiche intenderanno perseguire, una volta eletti, per la corretta gestione delle concessioni e valorizzazioni della risorsa “acqua” di cui l’Abruzzo è ricco.
L’ultimo rapporto del ministero dell’economia descrive un introito di 19 milioni di euro nelle casse delle regioni, un proficuo utilizzo di questo bene prezioso può generare nuova occupazione e costituire un vero distretto produttivo all’interno del settore agroalimentare abruzzese., oltre a risorse economiche anche per la regione stessa. Al momento, purtroppo per il territorio Marsicano non ci pare proprio che la strada intrapresa finora sia quella giusta, cosa diversa per le Sorgenti di Popoli e Sulmona, le quali sono il fiore all’occhiello dell’industria delle acque minerali e bibite del settore alimentare abruzzesi con importanti livelli occupazionali e proficue relazioni sindacali”.
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