Ho letto ieri le interessanti e condivisibili considerazioni del Presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto, sulla situazione politico/elettorale abruzzese (pubblicate su impaginato.it).
Come non condividerle ?
E so, per diretta contezza, che in molti abruzzesi in queste ore le hanno condivise. Allora, questa notte, ho fatto un sogno.
Ho sognato che questa nostra martoriata Regione non possa essere condannata in eterno alla mediocrità. Può e deve risollevarsi, al di là e oltre i vetusti schieramenti politici esistenti.
Ma è possibile immaginare un confronto (ho detto confronto e non scontro, volutamente) per la Presidenza di questa nostra Regione tra due personaggi dell’autorevolezza e della credibilità di Benedetto e Legnini.
Legnini infine ha deciso e parteciperà. Benedetto so che risponderà negativamente, nonostante il suo mai cessato amore per l’Abruzzo, ma perché non provarci.
Perché leader e leader-ini nazionali e abruzzesi non propongono tutti insieme una candidatura di questo spessore?
Si farebbe chiarezza e, molti candidati minori sono certo che di fronte a questi personaggi farebbero un passo indietro, con generosa intelligenza.
E poi vinca il migliore. Sicuri che il migliore, sarà sicuramente migliore. Lo so è un sogno e resterà tale, ma perché non sognare?
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