Venezuela: Dudamel chiede un passo indietro a Maduro. Opposizioni si preparano al cambio imminente




Categoria: ESTERI
20/07/2017 alle ore 10:45



 "Chiedo caldamente al governo venezuelano di sospendere le elezioni per l'Assemblea nazionale costituente". È l'appello che il celebre direttore d'orchestra venezuelano Gustavo Dudamel rivolge al presidente Nicolas Maduro in un intervento pubblicato sulle colonne del quotidiano spagnolo "El Pais". Un articolo che ha avuto ampia ripercussione nei media latinoamericani e internazionali vista la celebrità della bacchetta e il suo passato di appassionato difensore del governo neosocialista di Hugo Chavez. La speranza di Dudamel è quella nutrita dalle opposizioni interne e da molte capitali del continente americano: che Caracas non avvii il processo che dovrebbe portare alla stesura di una nuova Carta costituzionale, su strumento che giuristi e politici ritengono controproducente e basato su premesse incostituzionali. "Il modo in cui le autorità del mio paese hanno portato avanti questa misura non fanno altro che rilanciare il conflitto nazionale" scrive Dudamel ricordando che nonostante il referendum informale cui hanno partecipato domenica milioni di venezuelani, l'elettorato non ha potuto "esprimersi liberamente" e dire "attraverso i canali istituzionali stabiliti nella costituzione" se procedere o meno alla scrittura di una nuova carta. Procedura questa che fu invece utilizzata nel 1999 quando l'allora presidente Chavez chiamò il popolo alle urne per decidere se eleggere o meno una Assemblea per varare nuove regole fondamentali dello Stato. Dopo aver ricordato l'importanza di far convivere voci diverse nel dibattito politico, così come i tanti strumenti di un'orchestra, il direttore "chiede caldamente a tutti i leader politici senza eccezione di assumersi le loro responsabilità di rappresentanti del popolo venezuelano e lavorare per creare le condizioni necessarie per ottenere un nuovo quadro di convivenza". non possono "esserci due costituzioni, né due processi elettorali, né due parlamenti", scrive Dudamel affondando il dito su un'altra piaga della crisi politica in atto. Il governo non riconosce da tempo l'attività della Assemblea nacional - controllata dalle opposizioni - e i 21 partiti che compongono la Mesa de la unidad nacional (Mud) presentano il documento per il governo di unità nazionale che dovrà prendere il posto "dell'imminente" caduta di Maduro. Un avvicendamento forzato dall'esito della consultazione - disconosciuta dall'esecutivo - con cui è stata respinta la creazione di una nuova Costituente.

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