Un giovane italiano su cinque non lavora né studia


I "Neet" reagiscono facendo volontariato in associazioni senza fini di lucro



Categoria: ABRUZZO
19/07/2017 alle ore 16:17



L'Italia non è soltanto un paese in cui la disoccupazione colpisce a livelli record i giovani (37 per cento), ma è anche il paese in Europa che conta il maggior numero di giovani che "non lavorano né studiano": così il quotidiano economico francese "La Tribune" riassume i dati sul fenomeno della disoccupazione giovanile in Italia contenuti nell'ultimo rapporto della Commissione europea sull'evoluzione dell'occupazione e della situazione sociale in Europa. Nella fascia d'età compresa tra i 15 ed i 24 anni, infatti, il 19,6 per cento dei giovani italiani, cioé in pratica uno su cinque, fa parte dei "Neet", acronimo inglese per "Neither in Employment nor in Education and Training": per la Penisola è un poco invidiabile record, che la pone ben al di sopra della media dei 28 paesi dell'Unione Europea che si attesta all'11,5 per cento.

Nel rapporto della Commissione europea, ricorda la "Tribune", ci sono anche altri dati assai poco incoraggianti sulla situazione sociale italiana: come ad esempio la percentuale di persone che vivono in stato di povertà, l'11,9 per cento, che piazza l'Italia in coda alla classifica insieme all'Estonia ed alla Romania. Il quotidiano francese cita poi gli abbondanti commenti al rapporto pubblicati dalla stampa italiana, che in particolare sottolineano come i giovani "Neet" della Penisola non è che passino le loro giornata a non fare niente: invece sono numerosi quelli che sono quotidianamente impegnati nella ricerca di un posto di lavoro, anche se il mercato li respinge e li scoraggia con il risultato che molti si ritirano dalla competizione sentendosi inadatti; questi giovani italiani tuttavia spesso reagiscono facendo volontariato in associazioni senza fini di lucro, una sorta di antidoto al fatto di essere dei "Neet".

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