Gentiloni fa slittare lo Ius soli, Pd: "Speriamo si possa approvare a settembre"


Orfini: "Resta l'amarezza di veder festeggiare chi sulla pelle di quei bambini ha scatenato una indegna gazzarra razzista"


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
17/07/2017 alle ore 14:55



Per la cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia se ne riparlerà in autunno. Il governo non solo non metterà la fiducia sullo Ius soli ma ha deciso di cancellare la legge dall'agenda estiva. I numeri ballerini del Senato, l'offensiva del centrodestra e l'emergenza sbarchi degli ultimi giorni hanno pesato su una scelta che è stata molto apprezzata dal ministro degli Esteri Angelino Alfano e dal suo partito (Ap) e criticata dalla sinistra. Ma anche nel Pd non sono mancati i malumori. Per Matteo Orfini, infatti, di rinvio in rinvio si rischia solo di far saltare il provvedimento mentre per il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, invece, bisogna rimandare il provvedimento in attesa di una norma europea. Gentiloni, in una nota, ha fatto presente che date le "difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza" non ci sono "le condizioni per approvare "prima della pausa estiva" il ddl sullo Ius soli. Detto questo però, ha precisato che si "tratta di una legge giusta" e che resta l'impegno del governo per approvarla in autunno. Ma se Alfano ha apprezzato la decisione, annunciando il sì di Ap alla legge quando si arriverà al voto, per Mdp e Sinistra Italiana questa scelta è frutto di una resa "alla destra" e ai "ricatti dei centristi". Quest'ultimi, in particolare, vengono tirati in ballo anche dal capogruppo del Pd a Montecitorio, Ettore Rosato. "Ap ha votato insieme a noi alla Camera lo Ius soli - ha ricordato il parlamentare -. Non capisco perché oggi abbia cambiato idea. È solo una posizione per accontentare Salvini, non mi sembra che abbia nulla di ragionevole. Spero che a settembre ci sia l'occasione per approvare la legge". Il presidente del Pd Orfini, invece, non nasconde la sua amarezza. "Come la penso sullo Ius soli è noto - ha precisato - . Cosa penso della scelta di rinviare è dunque facilmente intuibile. Ma su una cosa bisogna essere chiari: dire andiamo a settembre, facciamo qualche modifica e poi lo approviamo, come sostiene qualcuno nella maggioranza di governo, significa far saltare la legge, rinvio dopo rinvio. Resta l'amarezza di veder festeggiare chi sulla pelle di quei bambini ha scatenato una indegna gazzarra razzista". Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, invece, non è affatto preoccupato. "Vuol dire che avremo più tempo in estate per abolire i vitalizi", si è limitato a dire l'esponente grillino. "Siamo al contrordine compagni - ha commentato il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta -. Lo Ius soli, che doveva aprire le porte del consenso del popolo di sinistra, non ci sarà più. Rinviato in autunno, e cioè all'anno di 'San Mai'. Altra sconfitta per Renzi, altra sconfitta per il suo Partito democratico delle forzature, altra sconfitta per la sinistra delle chiacchiere, per la sinistra radical-chic". Canta vittoria anche la Lega. "Sono contento dello slittamento a data da destinarsi della legge - ha scritto il senatore Roberto Calderoli - ma non dobbiamo abbassare la guardia, perché abbiamo vinto una battaglia importante ma non la guerra, per cui prepariamoci per un autunno caldo". Infine, a favore del rinvio si schiera pure il presidente del parlamento europeo Tajani. "Non era questo il momento per aprire il dibattito - ha osservato -. Già c'è una legge in Italia che permette di diventare cittadini a 18 anni. Credo, invece, che si debba procedere, anche se è competenza nazionale, con una normativa europea, perché quando si diventa cittadini italiani si diventa anche cittadini europei". Dunque, ha concluso, "sullo Ius soli è meglio rinviare, non solo per ragioni di stabilità del governo, ma nell'interesse dell'Italia e dell'Europa, per puntare ad avere una normativa comunitaria".

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