Saldi di fine stagione: li chiama così il presidente della Commissione di vigilanza Mauro Febbo di Forza Italia. Ecco pronta la nuova infornata di 64 dipendenti regionali disposta dall’ex giunta D’Alfonso, ora targata Giovanni Lolli ma fa lo stesso.
Con una determina di Fabrizio Bernardini, la Regione Abruzzo si appresta a nominare nuovi dirigenti, funzionari esperti e specialisti, figure apicali della macchina regionale che rimarranno in sella anche nella prossima legislatura, quando verosimilmente ci sarà ai vertici un cambio della guardia.
“Attendiamo che il presidente vicario Giovanni Lolli, con un atto di buon senso, revochi la procedura, dimostrando che si è trattato di un’imperdonabile svista, e affidando alla prossima legislatura il compito di riempire, con procedure trasparenti e non fatte al fotofinish, quelle caselle strategiche cheD’Alfonso ha inesorabilmente svuotato nei quattro anni e mezzo di governo, mettendo in fuga ben più di un dirigente”,
spiega il forzista.
“Da diverse settimane avevamo avuto il sentore che in Regione si respirasse l’aria dei saldi di fine stagione, quando una coalizione politica, chiaramente perdente alle prossime elezioni, cerca di firmare ultimi atti disperati nell’ennesimo tentativo di infilarsi nei gangli dell’amministrazione regionale – commentano i consiglieri Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo -, una consapevolezza che ci ha indotti ad alzare la guardia. E la sorpresa è arrivata ieri quando il Direttore regionale, guarda caso anche Dirigente facente funzioni del Servizio Organizzazione e Selezione del personale oggi vacante, Fabrizio Bernardini, ha firmato una determina per aprire la procedura di mobilità volontaria per la copertura dei posti previsti nel programma del fabbisogno del personale, con la nomina delle Commissioni d’esame, una incredibile infornata di 64 figure apicali destinate a entrare nella macchina amministrativa regionale, fra cui sei figure di Dirigente amministrativo Contabile nei Dipartimenti della giunta regionale, dunque i più stretti collaboratori dei futuri assessori, 2 Dirigenti tecnici sempre per i Dipartimenti della giunta, e poi Funzionari esperti per ciascun settore”.
Insomma, i due consiglieri ritengono inaccettabile un tale provvedimento straordinario partorito da un governo regionale
“in uscita che ha già perso da mesi la propria legittimità a restare alla guida dell’Abruzzo, un governo provvisorio che ha impedito agli abruzzesi di tornare alle urne prima della fine dell’anno. Siamo pronti a impugnare la determina, accendendo i riflettori sui nomi di tutti i candidati all’infornata, ma vogliamo credere ancora nel senso di responsabilità del Presidente facente funzioni Lollial quale chiediamo formalmente di disporre l’annullamento, la revoca della determina del dirigente Bernardini”.
ps: ottimisti, i due consiglieri.
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