Caso Khashoggi, Trump manda un pizzino a Riad

Ecco l'ultimo editoriale di Khashoggi: 'Agli arabi serve la libertà di stampa'; rispetto alla sua morte, Trump ha dichiarato che, se responsabile, Riad pagherà.

Per la prima volta dunque, dopo 16 giorni dalla scomparsa ad Istanbul di Jamal Khashoggi, il presidente americano Donald Trump, in un'intervista rilasciata al New York Times, ha annunciato che il giornalista dissidente saudita "è morto". Ha fatto questa dichiarazione sulla base dei risultati dell'intelligence "provenienti da ogni parte".

Poi ha ammonito: "E' una brutta storia e le conseguenze saranno severe" se sarà provata la responsabilità di Riad. La monarchia tuttavia, sempre secondo il Nyt, sarebbe pronta ad accusare dell’assassinio, un alto funzionario dei servizi sauditi: si tratta del generale Ahemd al-Assiri, uomo di punta dei servizi sauditi e consigliere della corona.

Le ong sollecitano un'indagine indipendente dell'Onu.

Intanto, l'assenza di risposte attendibili sulla sorte del giornalista, sta costringendo in queste ore i governi occidentali a prendere le distanze dall'Arabia Saudita. L'ultima rinuncia arriva proprio da Washington. La conferenza di Riad, prevista dal 23 al 25 ottobre, avrà quindi un profilo ben più basso delle attese, visti anche i ritiri di molti giganti della finanza e dell'editoria, da Uber a Credit Suisse passando per BlackStone e Cnn.

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