Legge elettorale, nell'Aula della Camera se ne riparla a settembre


Berlusconi apre al maggioritario purché ci sia il premio alla coalizione. Rosato: "Buona notizia".


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
28/06/2017 alle ore 17:40



L'Aula della Camera tornerà ad occuparsi della legge elettorale a settembre. La decisione di far slittare la discussione sulla riforma a dopo le vacanze è stata presa dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La proposta è partita dal Pd e da Ap e, anche se Forza Italia avrebbe preferito ripartire già da luglio, Silvio Berlusconi apre all'ipotesi di un sistema maggioritario, purché ci sia il premio alla coalizione. Ma il leader della Lega, Matteo Salvini, scalpita e ribadisce che il suo partito è pronto a tornare a discuterne anche domani mentre il M5s rilancia il Legalicum. "È scandaloso, vergognoso che il Pd voglia perdere altri due mesi di tempo - attacca Salvini -. Perché discutere di legge elettorale a settembre? Facciamolo domani, perché devi perdere due mesi? Può essere il premio alla coalizione, può essere il maggioritario, il Mattarellum, il Rosatellum: noi siamo disponibili a votare in una settimana una legge chiara che, la domenica sera, dica agli italiani chi ha vinto e chi ha perso e che eviti gli inciuci. Noi ci siamo anche la settimana prossima, perché aspettare settembre?". Intanto, Fratelli d'Italia, tramite Ignazio La Russa e Fabio Rampelli, propone a tutto il centrodestra di arrivare a una proposta comune, per dare "un segnale chiaro" in commissione. Per il momento però il segnale che arriva da Silvio Berlusconi è diretto al Pd. "Voglio ancora il proporzionale perché quando si parla di maggioritario non si può dire 'non facciamo la lista unica' - spiega l'ex premier -. Se si va al maggioritario perciò si deve fare la lista unica, ma c'è chi dice che non vuole la lista unica ma vuole il maggioritario... A meno che non ci sia un premio alla coalizione". Parole che danno una nuova speranza al Pd. "Se Berlusconi apre al maggioritario, come avevamo proposto con il Rosatellum - commenta il capogruppo a Montecitorio, Ettore Rosato - è una buona notizia". Ma il vero ostacolo per i Democratici resta il M5s. "Renzi e il Pd, dopo la sonora sconfitta alle ultime elezioni amministrative, sono passati dal voto anticipato a quello posticipato quanto più possibile, visto che hanno deciso di esaminare la riforma della legge elettorale, addirittura nel mese di settembre, quando ormai avranno intascato, tra l'altro, la pensione privilegiata - osservano i deputati e i senatori pentastellati presenti nelle commissioni Affari costituzionali -. Sono vergognosi. Anziché prendere atto della sconfitta e liberare il Paese da questo Governo ormai delegittimato, il Pd e Renzi prendono tempo. Vogliono arrivare a fine legislatura. Il Movimento 5 Stelle ha pronta la propria proposta di legge elettorale, ovvero l'estensione del Legalicum anche per l'elezione del Senato". Insomma, la strada della riforma elettorale resta in salita.