Al Brasile piace vincere facile, al Belgio no. La sintesi del terzo quarto degli ottavi di finale di Russia 2018 è tutta qui. Neymar non ha avuto neppure bisogno di piantarelli, provocazioni e simulazioni grossolane per lasciarsi indietro il Messico, la cui ragnatela tattica presentava ovviamente buchi e buchini...
Il Belgio invece a mezzora soltanto dalle valigie del ritorno a casa, ha avuto la forza di guardare negli occhi gli inesausti giapponesi...e per quanto la situazione apparisse disperata con due gol da rimontare in fretta prima di misteriosi tempi supplementari, ha capito tutto...
Il Giappone era incapace di conservare il vantaggio, voleva insistere, motore e vittima ancestrale di un invisibile pilota automatico che obbliga a non fermarsi mai, ad andare avanti. I belgi di questo vento nipponico hanno fatto tesoro, colpendo con rapidità, da predatori esperti.
Per favore, lasciamo perdere lo sciocchezzaio del...suicidio calcistico nipponico...trattasi semplicemente di antropologia. La stessa che, volendo, comincia a spiegare le azioni in Italia dei compari, soci per forza e governanti per caso...un derby di iniziative, disegni di legge e proclami, su tutto...Sono più bravo io...davvero?
Allora senti questa...e così via...Tanto, da noi, alla fine si sta o si torna a stare insieme...ogni giorno è un Mondiale e Christian De Sica e Massimo Boldi torneranno (adesso è ufficiale) a santificare feste, festicciole e vacanze di ogni tipo al cinema dopo essersi bastonati ben bene... E' l'Italia bellezza...e lei stessa non ci vuole, in fondo, fare niente...
Ultimi ottavi di finale: Svizzera - Svezia e ancor più Inghilterra - Colombia chiariranno le idee per la sceneggiatura finale del torneo, con l'Europa matrigna ancora prevalente ma abbastanza sfiatata...
In tivvù lo spettacolo, va detto, esce bene...il prodotto è valido e mastro Putin sta vincendo alla grande, senza rigori, VAR o benedizioni straniere delle quali se ne infischia...
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