Alle comunali risorge il centrodestra, ma per Renzi il bicchiere è sempre mezzo pieno


Il segretario del Pd ricorda che la partita nelle città più grandi si è chiusa 67 a 59 per il centrosinistra. Berlusconi: "Emozionato per risultato L'Aquila"


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
27/06/2017 alle ore 06:06



Se 16 capoluoghi su 24, vale a dire due su tre, prima erano guidati dal centrosinistra, ora è il centrodestra ad amministrarne 15, con un saldo positivo (+9) speculare a quello negativo (-9) del centrosinistra. E' questo il dato che spiega in sintesi l'esito delle ultime elezioni amministrative. Il segretario del Pd, Matteo Renzi, si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno, sottolineando che nei comuni superiori ai 15 mila abitanti il centrosinistra vince in 67 casi, contro i 59 del centrodestra e gli 8 dei grillini. Ma per Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia il risultato del centrodestra è chiaro mentre il M5s focalizza l'attenzione sulla Caporetto del Pd. Al termine di questa tornata elettorale, il centrosinistra si ritrova orfano di alcune sue roccaforti, tra cui Genova, La Spezia e Sesto San Giovanni, l'ex Stalingrado d'Italia. Il Movimento 5 Stelle ha perso nell'unico capoluogo in cui era al ballottaggio, Asti, e si deve accontentare della vittoria a Carrara mentre l'ex grillino Federico Pizzarotti riconquista Parma anche senza il vessillo dei Cinquestelle. Il centrodestra è riuscito a strappare al centrosinistra 12 città capoluogo di provincia: Genova, L'Aquila, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Asti, Pistoia, Como, Rieti, Lodi e Oristano. Si riconferma poi a Verona, Catanzaro, Frosinone e Gorizia. Il centrosinistra invece riesce a togliere al centrodestra due capoluoghi: Padova e Lecce e a riconfermare i sindaci di Palermo, Taranto, Lucca e Cuneo. A Belluno, invece, vince una coalizione di liste civiche mentre nulla di fatto a Trapani, che non essendo riuscita a far votare il 50 per cento per l'unico candidato rimasto in lista, verrà commissariata. "Il l centrodestra è la prima coalizione politica del paese, vince presentando candidati credibili, un programma concreto di cose da fare, la serietà nel linguaggio - commenta soddisfatto Silvio Berlusconi -. Questo avviene in modo omogeneo, da Nord a Sud, in realtà molto diverse". Un "grande successo in tutto il paese", osserva il presidente di Foza Italia, il quale però si dice "particolarmente felice ed emozionato per il risultato ottenuto all’Aquila. Una città - sottolinea - che per noi è un simbolo, alla quale abbiamo dedicato le nostre migliori energie di fronte alla tragedia del terremoto, e che negli anni non ha visto rimarginate le sue ferite". Detto questo, l'ex premier guarda al futuro del centrodestra. "Da questi risultati - spiega -può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il paese, sulla base di un programma condiviso, che in larga parte già abbiamo, e di una coalizione fra forze politiche diverse, caratterizzata da un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane, secondo il modello di centrodestra vincente in tutt'Europa e oggi anche in Italia". Soddisfatti anche Matteo Salvini della Lega ("Con oggi sentiamo un'enorme responsabilità sulle spalle") e la leader di FdI Giorgia Meloni ("I cittadini ci hanno dato una indicazione chiara"). Renzi, che in prima battuta aveva parlato di risultato a macchia di leopardo, si limita a twittare il grafico elaborato da 
Youtrend, relativo ai ballottaggi nei Comuni sopra i 15mila abitanti, dove il Pd è a quota 67 sindaci, il centrodestra a 59, il M5s a 8, il Centro a 2, le liste civiche a 20 e la Sinistra a 2. Ma il M5s parte all'attacco. "Il Pd esce da questi ballottaggi con le ossa rotte e Renzi prende una clamorosa sberla dagli italiani, la seconda dopo quella del 4 dicembre scorso - si legge in una nota -. Lui parla di risultato a macchia di leopardo, ma la realtà dei numeri dimostra che per il suo Pd è una vera e propria Caporetto. Renzi lo aveva capito e per questo in campagna elettorale nelle ultime due settimane si è dileguato e ora - dice M5s - vuole far credere che non sia successo nulla e che tutto possa andare avanti come prima". Immediata la replica del presidente del Pd, Matteo Orfini, che lancia un messaggio anche a tutti gli esponenti del centrosinistra e del suo stesso partito. "Ci vuole tanta pazienza - scrive su Facebook -. Le amministrative non sono andate bene. Non sono nemmeno la Caporetto che raccontano. Il centrosinistra vince 67 città, il centrodestra 59, il Movimento 5 Stelle (che festeggia) appena 8. Ma al netto dei numeri, le letture che si danno da ieri di questo dato sono insopportabili. Serve il centrosinistra, dicono. Avessimo vinto tutti i ballottaggi, avrebbero detto che sera la dimostrazione che serve il centrosinistra. Avendone persi alcuni, è sempre la dimostrazione che serve il centrosinistra. Amici e compagni, ve lo dico con affetto - conclude - non funziona così".

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